Corbetta M5S - CdA Brianza Energia Ambiente: si riciclano i politici invece dei rifiuti
In previsione della nomina di 4 membri su 5 del Consiglio di Amministrazione di Bea S.p.A., società che gestisce il forno inceneritore di Desio, il consigliere regionale M5S Lombardia, Gianmarco Corbetta aveva chiesto discontinuità con la gestione precedente. Ora Corbetta commenta le nomine avvenute in settimana durante l’Assemblea dei Soci Bea:“Questa volta il Presidente della Provincia Gigi Ponti, i sindaci soci e il Partito Democratico della Brianza hanno davvero superato se stessi. Deve esserci stato un fraintendimento tra noi e il PD. Chiedevamo che Bea si trasformasse da società di incenerimento a società di riciclo, ma parlavamo di rifiuti, non di politici trombati.”
Come presidente Bea è stata nominata Daniela Mazzuconi, ex senatrice PD, non eletta alle politiche del 2013. Come consiglieri entrano Juri Caturelli, ex assessore di Limbiate negli anni 90, Alberto Suppa, ex consigliere comunale e membro della segreteria del PD di Muggiò e infine Filippo Carimati, avvocato, ex assessore di Cesano nonché emanazione di Gigi Ponti in tutte le società partecipate della Brianza (da Alsi a Brianzacque, da Sib a Bria e molte altre).“Insomma” prosegue Corbetta “siamo di fronte alla solita occupazione partitica delle aziende partecipate, uno dei mali più oscuri della politica italiana, che tanti danni ha creato al nostro Paese. Avevamo chiesto un management con idee nuove, al passo coi tempi e con in testa una politica industriale rivolta al futuro e a un gestione virtuosa dei rifiuti e ci ritroviamo quattro figure organicissime al Partito Democratico, messe lì per garantire la piena continuità con il passato.”
Il nuovo CdA riceve un’eredità pesante, a partire dai problemi nell’aggiudicazione della gara per la turbina sollevati dal Collegio Sindacale, per arrivare alle risultanze della sentenza del Tar della Lombardia, secondo le quali BEA non è soggetto titolato a ricevere l’affidamento in house del servizio di gestione dei rifiuti. Cosa che mina alla base il tentativo di tenere in vita l’inceneritore grazie alla fusione con CEM. “L’unico modo per salvare Bea” conclude Corbetta “era quello di cambiare radicalmente direzione, invece il PD ha deciso di proseguire sulla strada fallimentare del salvataggio del forno. Ma presto i nodi verranno al pettine e a pagare il conto degli errori di una classe politica miope e retrograda saranno come sempre i cittadini e i lavoratori di Bea.”
Gianmarco Corbetta - Consigliere Regionale M5S Lombardia