Alcatel Lucent 19 lavoratrici e lavoratori licenziati!
Lo strappo definitivo è arrivato lunedì sera (5 ottobre) nella sede del ministero del lavoro alla presenza del Sottosegretario Bellanova che ha tentato fino all'ultimo di convincere l'azienda a non procedere in questa direzione. Alcatel ha detto no alla proposta, dei sindacati e delle Istituzioni (Ministero del Lavoro, Regione Lombardia), di prolungare la cassa integrazione decidendo di far partire in modo unilaterale le lettere di licenziamento. Tra i licenziati ci sono anche tre delegati sindacali di cui due della Fim Cisl. Forte disagio e rabbia tra le persone coinvolte, per il rischio di un futuro che da lunedì sera si è fatto molto buio, molti di loro speravano ancora in una soluzione che non c'è stata, speranze cancellate da un’azienda che mai aveva fatto una cosa del genere.
Per 19 persone non c’è più posto all’Energy Park.
Ci abbiamo provato come sindacati fino alla fine, con la lunga lotta delle lavoratrici e dei lavoratori cercando in ogni modo di opporci alla scelta di Alcatel, che non ha mai lasciato una porta aperta ad un ripensamento, né tanto meno ha spiegato il perché dei licenziamenti, arrivati al termine dell’ennesima riorganizzazione aziendale. L’unica spiegazione plausibile per questa assurda decisione, è legata all’acquisizione da parte di Nokia, come se i licenziamenti fossero un pegno da pagare per un nuovo modello di relazioni industriali.
Non era mai successa una cosa simile in Alcatel~in Italia in quasi vent'anni di riorganizzazione continua, si è passati da circa 15,000 addetti di metà anni novanta ai circa 1.100 di oggi, si era sempre riusciti a trovare strumenti di gestione condivisi tra le parti. L'amministratore delegato di Alcatel Italia è venuto al ministero, ma più per cortesia istituzionale dato che ha tenuto ferma la sua posizione, anche davanti al sottosegretario. Il futuro per i diciannove lavoratori e delle loro famiglie ora si annuncia più buio che mai.
Ma come sindacato e lavoratori, non c'è nessuna intenzione di mollare, sicuramente ci saranno vertenze legali individuali come prevedono le norme per impugnare questi licenziamenti. Come Fim, stiamo valutando se ci sono le condizioni per un ricorso per comportamento antisindacale nei confronti dell’azienda. La Politica, può e deve fare ancora di più, nei confronti di una azienda che ha utilizzato e chiederà di utilizzare risorse pubbliche. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi il 6 novembre 2014 a Vimercate affiancato all'amministratore delegato di Alcatel Lucent Italia Loiola, aveva enfatizzato le potenzialità di questa azienda, che forse ci sono ma che non possono passare sulla testa di 19 persone che vengono buttate fuori. Il Ministero dello Sviluppo Economico convochi immediatamente le parti per affrontare tutte l questioni aperte.
Gianluigi Redaelli
Segretario generale agg. Fim Cisl Monza Brianza Lecco
Responsabile Provincia Monza e Brianza
Via Dante 17/A
20900 Monza