L'assunto che i ciclisti siano pericolosi è un paradosso. Infatti a farne le spese sono sempre loro e nello specifico una componente della nostra associazione FIAB MonzainBici. La sig.ra Mariangela si apprestava ad attraversare viale Lombardia sulla ciclabile del Villoresi. La persona che la precedeva stava superando l'incrocio grazie al conducente dell'auto che si era fermato ma nel momento in cui Mariangela si apprestava a sua volta ad attraversare per proseguire lungo il canale, il conducente dell'automobile ripartiva in gran carriera, investendo la malcapitata, procurandole trauma cranico e frattura a tibia e perone. Trasportata all'ospedale sarà guaribile in 30 giorni mentre all'automobilista è stata ritirata la patente.
Questa volta, per fortuna, non dobbiamo piangere la morte di nessuno, ma rimane il fatto che le strade di Monza siano sempre pericolose per chi decide di utilizzare una bicicletta per i propri spostamenti. Manca soprattutto l'abitudine e la cultura a considerare che sulle strade cittadine ci possano essere anche ciclisti, pedoni, carrozzine con bambini, portatori di handicap ecc.
Quel tratto di viale Lombardia attraversato dalla ciclabile del Villoresi è stato da poco messo in opera con un attraversamento a raso, che condividiamo, ma che presenta un forte problema di visibilità, essendo strutturato con palizzate di legno troppo alte per favorirla. Sarebbe altrettanto necessario posizionare, in prossimità dell'incrocio, dei rallentatori adeguati come rialzi dell'asfalto, bande rumorose ecc. che rallentino significativamente i mezzi a motore. Sappiamo che negli attraversamenti delle ciclabili con le strade serve molto la bassa velocità con cui si sopraggiunge, ma è molto importante che il ciclista possa guardare negli occhi l'automobilista e viceversa per capire meglio quali siano le vere intenzioni del mezzi che si incrociano, ma se questa manovra è difficoltosa viene a mancare un importante tassello di sicurezza.
Rimane il problema di fondo che non c'è una sensibilizzazione da parte dell'amministrazione comunale a favore dei propri cittadini ad utilizzare meno l'auto, manca un vero disincentivo e Largo Mazzini ne è una prova chiara, avendo i recenti lavori, dimenticato completamente il passaggio delle biciclette, occasione sprecata. Il presidente di FIAB MonzainBici Giuseppe Piazza afferma: Il Bici Plan appena approvato resterà una progetto da cassetto? Ovvero rimarrà inevaso per anni anche se prevede di trasformare Monza in una nuova Amsterdam? Il dubbio purtroppo è reale e l'alibi della mancanza di soldi non giustifica l'inerzia fin'ora dimostrata. Le ciclabili in molte situazioni possono essere realizzate semplicemente disegnandole sull'asfalto e mettendo in pratica il senso unico eccetto biciclette il tutto "inaffiato" con tanta Moderazione del Traffico.