Ancora sulla Villa Reale tra Consorzio e Concessionario
Abbiamo appreso che, a differenza di quanto dichiarato dal Presidente del Consorzio, Allevi, già l’11 settembre la Corte dei Conti aveva respinto al mittente la richiesta di un parere sull’ipotesi di danno erariale nel caso in cui il Consorzio avesse firmato una transazione che concedeva 4 milioni di “buona uscita” dalla Villa Reale al concessionario inadempiente;
Abbiamo appreso anche che alla Corte dei Conti era stato sottoposto dal Consorzio un secondo quesito: se i 4 milioni benevolmente riconosciuti al concessionario avrebbero potuto essere sottratti dai 55 milioni destinati alla realizzazione del masterplan per la rinascita di Parco e Villa;
La risposta perentoria, e anche un po’ seccata, del Supremo organo di controllo della contabilità pubblica lascia ben pochi dubbi sull’approssimazione con cui il Consiglio di Gestione dell’organo che ha in mano le sorti del complesso monumentale si sta muovendo su una situazione gravissima che sta mettendo in dubbio il futuro dell’apertura della Villa e la garanzia della continuità del lavoro per i dipendenti. A ciò si aggiunge l’indebita ipotesi di stornare 4 milioni dai fondi del masterplan per destinarli a coprire errori gestionali che a soli 6 anni dal restauro hanno portato a chiudere i cancelli della Villa a tempo indeterminato per decisione del concessionario.
Ribadiamo che per uscire dal guado è necessario che la questione venga chiarita nelle sedi giudiziarie opportune affinché siano stabilite inequivocabilmente le responsabilità senza cedere in alcun modo a risoluzioni di compromesso che ricadrebbero solo sulle spalle della collettività, già vittima di una situazione intollerabile.
Nel frattempo chiediamo che il Consorzio assuma la gestione temporanea del bene e promuova nel caso tutte le iniziative anche giudiziarie perché sia assicurata al più presto la riapertura della Villa Reale al pubblico.
I portavoce: Bianca Montrasio e Roberto D’Achille