Per ridurre i picchi di traffico su viale Lombardia va soppresso il casello San Rocco della Tangenziale Nord Cosa c’entra? Ecco la spiegazione (e altro) Si torna periodicamente a parlare del traffico sul nuovo viale Lombardia, sopra il tunnel, e si moltiplicano le idee e le proposte per cercare di migliorare la situazione. Ma la memoria corta, specie da parte degli enti pubblici, finisce per alimentare illusioni ed essere di ostacolo a soluzioni vere ed efficaci.
Diciamolo subito in sintesi: per migliorare la situazione, la prima cosa da fare è eliminare il casello di San Rocco-Sesto San Giovanni sulla Tangenziale Nord. Circa la metà del traffico che oggi transita su viale Lombardia è di puro attraversamento, quindi è traffico “parassita” per la nostra città e causa di congestioni nelle ore di punta.
- Al primo posto c’è un fenomeno imprevisto: una buona quota del traffico su viale Lombardia, è proveniente da nord e da ovest della Brianza il mattino e diretto in quelle zone la sera, ed è rappresentato da veicoli che interrompono a metà l’uso della Tangenziale Nord allo scopo di “saltare” il pedaggio al casello di San Rocco/Sesto. Sono migliaia di veicoli che entrano ed escono dalla A52 a Sesto Vulcano e poi si spostano sulla rete stradale ordinaria, coinvolgendo pesantemente viale Lombardia. Questo fenomeno era già stato rilevato negli anni recenti da indagini sugli spostamenti tra le province di Monza e Milano, confermato da osservazioni dei tecnici del Comune di Monza ed anche da nostre rilevazioni con domande agli automobilisti fermi ai semafori lungo l’itinerario. Per questo negli anni passati, insieme ad altre associazioni di cittadini, abbiamo ripetutamente chiesto a Regione e Area Metropolitana che il casello della A52 Nord a San Rocco venga soppresso, così come peraltro era stato più volte promesso. Va poi ricordato che il sopratunnel di Monza, insieme al tunnel sotterraneo, fanno parte di un sistema di viabilità più ampio. I calibri e le caratteristiche delle strade sono stati realizzati tenendo conto di diversi elementi previsti, i principali dei quali:
- la futura entrata in funzione della Pedemontana, con intersezione con la SS36 a Desio, capace di ridurre notevolmente i flussi dalla Brianza verso Torino/Varese/Como e viceversa, traffico che oggi passa da Monza utilizzando la A4 con ingresso e uscita a Cinisello;
- la futura entrata in funzione della intera e completa variante SP6 dietro l’Ospedale, cioè un collegamento rapido e diretto tra la Monza-Carate e la SS36 a nord della galleria urbana;
- la futura entrata in servizio di una linea metropolitana che attraversi Monza da nord a sud, da tempo prevista e oggi concretamente più vicina con il finanziamento e la progettazione del prolungamento della M5.
La mancata realizzazione, sinora, di quanto sopra, contribuisce ulteriormente a determinare allo stato attuale un sovraccarico di traffico di attraversamento su viale Lombardia di Monza, in particolare nelle ore di punta. Una situazione che, va sempre ricordato, è comunque ben lontana dalla congestione su otto corsie totali, 24 ore su 24, che esisteva pre-tunnel. Il sistema semaforico “intelligente” che è stato installato non riesce sempre a gestire in modo efficiente i carichi semplicemente perché sono del tutto squilibrati e dubitiamo che eventuali modifiche ai semafori possano portare a risultati positivi.