A che punto è l’atto di recesso di Nuova Villa Reale Monza?
Ad aprile scade l’ultimatum lanciato dal concessionario del corpo centrale della Villa Reale di Monza, la società Nuova Villa Reale S.p.a., guidata dall’imprenditore Attilio Navarra, al Consorzio per rescindere in anticipo il contratto di concessione per il recupero e la valorizzazione del corpo centrale della Villa Reale.
Il contratto tra Nuova Villa Reale S.p.a. e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza era stato sottoscritto il 7 luglio 2011 e avrebbe dovuto scadere nel 2033.
Il concessionario lamenta la mancata risposta del Consorzio alla richiesta di revisione del Piano Economico Finanziario e chiede il versamento, entro 120 giorni dalla notifica dell’atto di recesso, ossia entro il 2 aprile, di 8milioni e 307mila euro come “somme dovute” per penali, copertura costi e recupero dell’investimento.
Questa situazione che decreta il fallimento ampiamente previsto e denunciato del modello pubblico-privato con cui si è proceduto, tramite bando, al restauro e all’affidamento in gestione del corpo centrale della Villa Reale, rischia di costare alla collettività la cifra ingente di 8.307.370 euro e, soprattutto, la totale incertezza sul futuro della Villa.
Dando voce alle legittime preoccupazioni dei cittadini, chiediamo al Sindaco, Dario Allevi, Presidente del Consorzio, di voler rendere noto cosa si sta facendo per scongiurare che siano i cittadini a dover pagare per gli errori di gestione e programmazione del privato ed evitare l’abbandono della Villa Reale a un destino infausto, facendo in modo che il Consorzio si assuma i compiti di guida e sorveglianza che gli competono da Statuto.
I portavoce
Bianca Montrasio
Roberto D’Achille