Pronta l'ennesima cementificazione nel quartiere Libertà: stanno per costruire in via Gallarana nuovi palazzi dove adesso c'è un prato. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di salvaguardare questa area, di ridurre il consumo di verde e di ripensare le modifiche alla viabilità previste.
La bella area verde tra le vie Gallarana, Bosisio e Aguggiari che si estende fino al Policlinico (cosiddetto parco della Gallarana) sta per sparire quasi totalmente. Sono iniziati i lavori che porteranno alla costruzione di numerose palazzine di 5 e di 7 piani (dalle planimetrie disponibili sul sito del Comune ne risultano 10), su quella che al momento è un'area libera. Ciò porterà alla creazione di circa 150 appartamenti (le volumetrie previste sono circa 30.000 metri cubi da destinare a edilizia prevalentemente residenziale). Si tratta dell'ennesima area verde di Monza destinata a sparire, per costruire (ancora una volta) soprattutto case.
Un po’ di storia… Il piano di lottizzazione è stato approvato nel 2012 dalla giunta Mariani, dopo che questa aveva modificato il PGT per rendere edificabile l'area (il PGT adottato dalla giunta Faglia prevedeva che esso fosse parte di un'area verde non edificabile); il circolo di Legambiente di Monza ha contestato duramente il progetto e le modalità di approvazione fin dal 2011. Nel 2017 la giunta Scanagatti ha apportato qualche correzione al piano, senza alterarne la sostanza (sono state modificate le opere di urbanizzazione che la proprietà è tenuta a fare a beneficio del Comune e così l’operatore ha ottenuto uno sconto sugli oneri di urbanizzazione che era tenuto a versare).
Quando i palazzi saranno costruiti, la superficie verde non edificata si ridurrà da 40.000 mila mq a 14.000 mq, un consumo di suolo che, in tempi di emergenza climatica, non ci possiamo permettere. Inoltre, il PGT approvato nel 2017 dalla Giunta Scanagatti prevede che anche una parte dell’area verde nell’ambito del Policlinico sia edificata, con la conseguente ulteriore riduzione del parco. Un'area libera all'interno di un quartiere densamente popolato, trafficato e cementificato è un grande valore. Monza è una città con tante aree verdi, che stiamo a poco a poco perdendo. La costruzione di nuovi edifici residenziali porterà poi altri effetti negativi per gli abitanti del quartiere, come l'aumento del traffico (e quindi dell'inquinamento), oltre alla necessità di nuovi servizi e infrastrutture.
È di questi giorni la notizia (fonte Coldiretti) che il livello di Pm 10 a Monza e in Brianza supera il limite consentito. Secondo Coldiretti, occorre intervenire in modo strutturale per favorire nelle città la diffusione del verde pubblico e privato per contrastare gli effetti del cambiamento del clima. Invece a Monza si va (ancora) nella direzione opposta, permettendo di costruire su un’area verde e aumentando il traffico. L’emergenza climatica richiede azioni urgenti e incisive, e a Monza la situazione dell’inquinamento è grave, al punto che la città risulta in molte classifiche più inquinata di Milano.
La situazione del quartiere è ancor più aggravata dal fatto che a pochi metri di distanza dall’area Gallarana-Bosisio-Aguggiari sono iniziati i lavori per costruzione delle 2 torri (11-12 piani) sull’area ex IMA di via Messa (sempre in forza di un Piano di lottizzazione approvato dalla Giunta Mariani nel novembre del 2011). Sommando agli appartamenti in costruzioni in via Gallarana quelli sull’area ex IMA si possono ipotizzare circa 250 nuovi appartamenti nel quartiere, con un incremento di popolazione del quartiere stimabile in circa 700 nuovi abitanti, e con almeno 500 auto in più che circoleranno, con notevoli difficoltà alla mobilità e alla circolazione nel quartiere. Le modifiche alla viabilità della zona previste dal piano, come la rotonda prevista tra le vie Bosisio e Prampolini, non sembrano risolvere queste criticità, ma anzi porne altre. Inoltre, i parcheggi previsti potrebbero essere spostati per ridurre l’impatto sulla zona.
La zona di via Gallarana deve essere salvaguardata per il suo particolare valore: nel parco ci sono sia edifici storici, sia numerosi alberi che sarebbero tagliati, incluso un piccolo bosco nella parte dell’area confinante con via Aguggiari, rifugio di diverse specie di volatili e di una colonia felina. Su questo punto anche la Consulta di quartiere è stata coinvolta e ha chiesto una rivisitazione del progetto, proponendo di modificare le attuali previsioni per salvare il bosco di via Aguggiari senza modificare le volumetrie (quindi con vantaggio per i cittadini e senza alcun danno per l’impresa costruttrice), ma la proprietà si è opposta anche a questa soluzione (che avrebbe migliorato la qualità del quartiere e quindi anche degli appartamenti in costruzione). Inoltre, la zona necessita di una speciale attenzione per la sua vicinanza al Policlinico: le strade troppo trafficate intralcerebbero le ambulanze dirette al pronto soccorso; occorrerebbe quindi anche ridiscutere le modifiche alla viabilità previste.
Chiediamo un intervento dell’Amministrazione Comunale, in particolare per salvaguardare, per quanto ancora possibile, questa area libera del quartiere, per evitare un'ulteriore e inutile cementificazione, tanto più grave perché interessa un'area attualmente verde; chiediamo di ridurre il verde consumato, di salvaguardare il bosco nella parte dell’area confinante con via Aguggiari, e di ripensare le modifiche alla viabilità della zona. Per questo inizieremo nei prossimi giorni una raccolta firme che coinvolgerà soprattutto gli abitanti della zona.
Comitato di via Gallarana