«MONZA CITTÀ EFFICIENTE»: AL VIA LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE

Al via dieci incontri informativi nei Centri Civici. Focus sul miglioramento della performance energetica degli edifici.

Si parte il 23 ottobre a San Fruttuoso

 

Monza, 7 ottobre 2019. «Monza città efficiente» è un obiettivo ambizioso e – contemporaneamente - il claim della campagna di monitoraggio degli edifici della città e di informazione sull’efficientamento energetico promosso dal Comune di Monza in collaborazione con «iiSBE Italia» e «Habitami Energy and Building Advisor» by «Tabula Rasa – Agenzia di green marketing e comunicazione ambientale».

Dieci incontri di «formazione». Partito la scorsa estate con un incontro all’«Urban Center» riservato agli operatori, il progetto prosegue ora con dieci incontri in tutti i Centri civici della città, dal 23 ottobre al 24 marzo. Al centro degli incontri gli strumenti tecnici (smart technologies e building solutions), economici e finanziari e le opportunità dei bonus fiscali (fino al 85% con cessione del credito nei condomìni) per interventi efficaci e sostenibili di miglioramento delle perfomance energetiche di abitazioni ed edifici.

 Più valore agli edifici. L’obiettivo è informare cittadini, artigiani e imprenditori sugli strumenti tecnici, economici, finanziari e sulle opportunità di legge per fare efficienza energetica sulle proprietà private. Una migliore performance degli edifici non solo fa bene all’ambiente perché riduce l’inquinamento e contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici, ma aumenta anche il valore degli immobili fino al 25%. Senza dimenticare che il comparto stesso rappresenta per il nostro Paese un’importante occasione di rilancio economico.

 Il pubblico dà l’esempio. «L’Amministrazione comunale sta facendo la propria parte, spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Simone VillaDa tempo abbiamo iniziato a percorrere la strada che ci porterà ad avere edifici pubblici sempre più efficienti. Ad esempio abbiamo iniziato l’iter che porterà a trasformare la Scuola “Ardigò”, costruita negli anni Settanta, in un edificio “a impatto zero”. Secondo le ipotesi dei tecnici, le emissioni di CO2 scenderanno di oltre l’80% e i costi di riscaldamento del 70%. Lo stesso vale per i progetti di ristrutturazione della “Salvo D’Acquisto” o quello del “Nanni Valentini”. E ancora abbiamo investito 210 mila euro per l’installazione di nuove valvole termostatiche sugli impianti termici nelle classi di sei scuole di Monza e negli uffici del palazzo comunale di piazza Trento e Trieste con un notevole risparmio sui consumi».

 Calendario degli incontriMercoledì 23 ottobre San Fruttuoso (ore 19); mercoledì 6 novembre Centro - San Gerardo (ore 19); giovedì 28 novembre San Rocco (ore 19); giovedì 12 dicembre San Biagio – Cazzaniga (ore 19); giovedì 16 gennaio Regina Pacis - San Donato (ore 19.30); lunedì 27 gennaio San Carlo San Giuseppe (ore 19); lunedì 10 febbraio Triante (ore 19); giovedì 27 febbraio Libertà (ore 19); martedì 10 marzo Cederna – Cantalupo (ore 19); martedì 24 marzo Sant’Albino (ore 19).

 Richiedi il monitoraggio del tuo edificio. I cittadini potranno richiedere, senza alcuna spesa, di monitorare lo stato di fatto di qualsiasi edificio (quelli proposti dovranno superare un vaglio tecnico prima di venire ammessi alla campagna di monitoraggio), contattando lo «Sportello energia» del Comune di Monza e compilando l’apposito form. Il servizio sarà effettuato «da remoto» con l’innovativo tool «Rethink City», risultato dei progetti finanziati dalla Comunità Europea: «Fasudir» con il 7° programma quadro di ricerca e sviluppo e di «Newtrend» attraverso «Horizon 2020».

 Quasi 98 mila edifici e 31 mila impianti termici. A Monza ci sono 8.779 edifici residenziali. Oltre la metà del patrimonio edilizio della città, il 62% è stato costruito prima del 1970, mentre solo il 18% è successivo al 1991. Ne consegue che esiste un bacino potenziale di oltre 7 mila edifici che possono essere oggetto di interventi di efficientamento energetico. Il totale degli impianti termici censiti dal CURIT (Catasto Unico Regionale Impianti termici) sono poco più di 31 mila. Di questi quasi 29.800 sono nella categoria «Gruppi termici» o «Caldaie» e il 27% risultano essere in attività, cioè installati, in un periodo compreso tra i 15 e i 69 anni fa. Di questi impianti oltre il 77% è ancora di tipo tradizionale ovvero caldaie la cui produzione è stata vietata nel 2015 e che andranno sostituite con tecnologie più efficienti (caldaie a condensazione, pompe di calore, etc).

 Il riscaldamento delle abitazioni contribuisce al 64% delle emissioni di CO2. Un italiano spende, in media, tra i 1.500 e i 2.000 euro l’anno per riscaldare la propria casa. Una spesa che potrebbe essere sensibilmente ridotta grazie a interventi di efficienza energetica. Inoltre gli studi recenti dimostrano come il riscaldamento degli edifici contribuisca al 64% di emissioni di CO2 nell’aria, contro il 10% del traffico veicolare e il 26% derivante dall’attività industriale. Quindi intervenire sui condomini più obsoleti è una scelta strategica e non più rinviabile.

 

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