Officina Giovani, dal coworking nasce un’artista dallo stile libero
Dinithi Maheshika Miral, in arte Mashi Miranda, esporrà le sue opere a partire da venerdì 28 giugno in Camera del Lavoro
Si chiama Dinithi Maheshika Miral, ma voi chiamatela Mashi Miranda, il suo nome d’arte. O se preferite, l’artista senza cuore, come lei stessa si autodefinisce nella formula anglosassone: heartless artist. Ma non nel senso del cinismo, come ci tiene a precisare, ma “perché l’artista deve essere capace di oltrepassare le proprie passioni per raggiungere un’esperienza scevra da condizionamenti esterni”.
Forse, anche da questa riflessione nasce il titolo dell’iniziativa che la vedrà protagonista a partire da venerdì 28 giugno inCamera del Lavoro a Monza: “Lo sguardo oltre. Mostra di 40 dipinti di corpi liberi”. L’appuntamento in via Premuda è alle 17, l’ingresso è libero.
Mashi è nata il 23 novembre del 1994 a Chilaw, nello Sri Lanka. A dieci anni ha capito che dipingere la faceva stare bene: i suoi genitori erano appena dovuti emigrare e “quando mi mancava mia mamma – ci racconta –, iniziavo a dipingere per darmi conforto”. In Italia dal 2009, Mashi è un’artista molto prolifica: malgrado la sua giovane età, ha già prodotto oltre 5mila opere.
Le sue opere parlano di libertà, di corpi leggeri che si esprimono senza paura. “Nessun dipinto è sbagliato. Io credo questo. Su tutto ci sono regole, ma non sull’arte, almeno per me”, racconta la giovane pittrice cingalese, che aggiunge: “Devo credere all’artista che, presentandomi un foglio bianco, mi dice che sotto la coltre di neve c’è un dipinto, un’opera d’arte”.
Mashi è una delle partecipanti al progetto di Officina Giovani, il coworking della Cgil di Monza e Brianza. Per lei, questo è stato un anno molto intenso e ricco di collaborazioni con gli altri coworkers (come con Simone e Riccardo di Onigiri Mania, lastartup di street food giapponese). Mashi è anche una delle allieve della quinta edizione della Scuola di Formazione Politica Alisei che si concluderà mercoledì 26 giugno con l’incontro con Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil, per il quale, dice, “ho preparato una sorpresa”.