Inchiesta anticorruzione in Lombardia, Cgil MB: “Le organizzazioni criminali peggiorano le condizioni dei lavoratori, migliorare i sistemi di prevenzione”.
Tangenti e affari con la ‘ndrangheta: un’altra brutta storia di corruzione in Lombardia che coinvolge politici, imprenditori e cosche mafiose. “Le notizie di questi giorni – commenta Simone Pulici, membro della segreteria della Cgil di Monza e Brianza con delega alla legalità – ci indicano nuovamente l’esistenza di un’ampia zona grigia che mostra di avere aderenze pericolose con le organizzazioni criminali di stampo mafioso presenti sul nostro territorio”. “Questo fenomeno, ormai ricorrente – continua Pulici –, dovrebbe portare il sistema territoriale a interrogarsi sul funzionamento dei meccanismi corruttivi che si determinano con una certa frequenza in Lombardia e sulle modalità per contrastarli efficacemente”. “L’azione delle organizzazioni criminali nel sistema economico tende a condizionare negativamente anche le condizioni dei lavoratori”, denuncia il responsabile della legalità per la Cgil brianzola, che rilancia: “I sistemi anticorruzione della Pubblica Amministrazione non dovrebbero essere percepiti come mero atto formale, ma devono diventare un vero strumento di lotta alla corruzione, attraverso la formazione dei pubblici dipendenti e un sistema di denunce che garantisca davvero l’anonimato”.