In sciopero i driver di Amazon: “Condizioni di lavoro terribili, con 180 consegne al giorno a rischio salute e sicurezza”
Anche Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil, al presidio unitario dei corrieri che lavorano per il colosso dell’e-commerce
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti hanno annunciato, anche in Brianza, una grande mobilitazione unitaria dei driver di Amazon, per denunciare le terribili condizioni di lavoro alle quali devono sottostare i lavoratori impiegati nelle società incaricate della logistica da parte del colosso dell’e-commerce.
Lo sciopero regionale è indetto per la giornata di martedì 26 febbraio a partire dalle 7,00 per la Brianza, l’appuntamento è a Burago di Molgora, davanti ai cancelli del magazzino, la cosiddetta delivery station dalla quale partono migliaia di pacchi per essere distribuiti in un’ampia area che comprende, in particolare, il nord di Milano, la provincia bergamasca e il bresciano.
Il presidio, invece, sarà a Milano, in piazza XXV Aprile, dalle 12 alle 13:30. Parteciperà alla mobilitazione anche Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil.
“Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione il 21 Febbraio – afferma Sara Tripodi, segretaria della Filt-Cgil di Monza e Brianza – per chiedere ad Amazon diritti e tutele per i lavoratori che si occupano delle consegne che, ad oggi, corrono rischi altissimi con carichi di lavoro disumani”.
Insomma, cattive condizioni di lavoro e ritmi molto alti: si parla di oltre 180 consegne in un solo giorno, non viene rispettato l’orario di lavoro di 9,15 ore e spesso i corrieri non riescono nemmeno a godere della pausa pranzo di mezz’ora.
“In queste condizioni, diventa difficile persino rispettare il codice della strada, esponendo se stessi e gli altri utenti della strada al rischio di incidenti”, denuncia Tripodi, che aggiunge: “In merito alla condizione dei lavoratori, mi preme sottolineare che a Burago operano diverse società: R Post srl, Calenda Srl, BS Autotrasporti – spiega –. Su Calenda è previsto un cambio di appalto per il 16 di marzo ma ad oggi la società uscente non offre garanzie di alcun tipo: siamo preoccupati per gli stipendi e le competenze di fine rapporto dei corrieri, a maggior ragione dopo l’uscita di scena del presidente della società il quale risulta essere agli arresti domiciliari; in merito alla BS Autotrasporti in particolare e alle altre società operanti a Burago da tempo chiediamo stabilizzazioni e migliori condizioni di lavoro”.
Burago di Molgora, 25.02.2019