Prolungamento della M5 sino al Nord di Monza: ecco tutti i grandi i vantaggi per ambiente e pendolari. Meno inquinamento e risparmi per milioni di euro .
Abbiamo esaminato, con l’aiuto di esperti, l’analisi costi/benefici allegata al Progetto di fattibilità del prolungamento M5 da Bignami sino al Nord di Monza. Lo studio, effettuato seguendo le linee guida indicate dal MIT (Ministero dei Trasporti), è decisamente ben fatto, parte da dati recenti – e quindi attendibili – sulla mobilità nella nostra area, e soprattutto presenta risultati molto interessanti che qui abbiamo integrato con altri dati diffusi dal Comune di Milano e, in piccola parte, rielaborato utilizzando tabelle standard di CNR e ACI. Ricordiamo che sulla tratta del prolungamento i treni faranno 1 milione e 710mila km all’anno, con frequenze previste ogni 3 minuti nelle ore di punta e ogni 6 negli altri orari, dalle 05:40 a mezzanotte. Esempio di un tempo di percorrenza, da Monza Nord (Polo Istituzionale, ex IV Novembre) a San Siro: 45 minuti. Il prolungamento porterà la M5 ad avere 28.000 nuovi passeggeri al giorno in più nelle sole ore di punta, decongestionando il traffico. Gli utenti previsti sono di Monza, Cinisello e Sesto San Giovanni, ma anche dei comuni di Lissone, Vedano, Biassono e – in parte minore – Desio e Seregno. Vantaggi ambientali In un anno è calcolata una riduzione di 25 milioni di spostamenti in auto, lo stesso effetto prodotto dalla tratta in servizio Bignami-San Siro. La riduzione degli inquinanti nell’area servita dal prolungamento è stimata di seguito: Anidride carbonica (CO2) - 3,5%, Ossidi e biossidi di azoto (NOx) - 2,0% Polveri fini (PM10) - 2,5%. Nel complesso, la M5 sino al nord di Monza consentirà un risparmio energetico pari a: meno 15.000 tonnellate equivalenti di petrolio. Vantaggi per i cittadini. I tempi di spostamento tra Monza e Milano si ridurranno parecchio considerando complessivamente tragitto e ricerca del luogo di sosta. I vantaggi economici globali per i cittadini assommeranno a 8 milioni di euro l’anno, in crescita negli anni successivi al primo, considerando i costi complessivi dell’auto privata (eventuali sosta e Area B o C di Milano escluse). Sono calcolati circa 500 incidenti stradali in meno all’anno. Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Per molte ragioni, la M5 sino al nord di Monza è urgente oltre che indispensabile. Sollecitiamo gli enti coinvolti ad accelerare i tempi della fase che precede la costruzione, tempi necessari per la progettazione definitiva e per innumerevoli passaggi burocratici e amministrativi. Ricordiamo anche che tra un mese a Milano partirà l’Area B, soggetta a restrizioni progressive sino al 2026, anno in cui saranno ben poche le auto che potranno entrare nella città capoluogo”. Allo stato attuale, l’iter per il prolungamento della M5 sino al nord di Monza è certamente in movimento e fa ben sperare, ma sinora sono stati superati soltanto due di dodici passaggi essenziali per arrivare alla realizzazione e all’entrata in esercizio. I tempi dei cantieri per la costruzione si prevedono di circa cinque anni. I tempi della burocrazia sono calcolati dai Comuni di Milano e Monza in altrettanti cinque anni, ma le esperienze più recenti a Milano e in altre città d’Italia indicano che una forte volontà politica e amministrativa potrebbe agevolmente comprimerli, riducendoli a tre.