Centosettanta animali trovati in pessime condizioni
Non è la prima volta che i veterinari di ATS Brianza e ENPA fanno sopralluoghi nella grande area (circa 1000 metri quadrati) in via Rosmini. Ma questa volta è il caso di parlare di un vero e proprio maxiblitz disposto dal Pubblico Ministero e coordinato dalla Procura di Monza, un'operazione congiunta cui hanno partecipato Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, ATS ed ENPA.
L'utilità delle segnalazioni
In seguito alle segnalazioni arrivate al Comando di via Marsala e inoltrate alla Procura della Repubblica, venerdì 11 gennaio otto agenti del NOST (Nucleo operativo di sicurezza tattica) della Polizia Locale, due unità dell’ufficio ambiente e due dell’ufficio edilizia, agenti della Polizia Provinciale di Monza, Carabinieri Forestali della stazione di Carate Brianza, numerosi addetti dell’ATS, con l’Unità del Servizio sanità animale e della prevenzione e volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell'ENPA di Monza e Brianza, si sono recati sul posto per verificare lo stato dei luoghi e della detenzione degli animali.
Le condizioni degli animali
La situazione a cui tutti si sono trovati di fronte è risultata sconcertante: in un’ala del fabbricato, adibito a ovile, sono stati trovati circa 170 tra capre, pecore e agnelli detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura. L’ATS li ha presi in carico marcandoli sul posto, mentre nei prossimi giorni provvederà a trasmettere alla Procura un'idonea relazione sullo stato di detenzione e sugli accertamenti sanitari. Lo stesso accadrà per due mucche trovate senza indicazione di provenienza e per alcuni cani privi di registrazione all’anagrafe canina che sono stati chippati sul posto dal personale dell’ATS. Sono stati trovati anche otto conigli, detenuti in condizioni di maltrattamento.
È questa un’area (zona Cascinazza, al confine con i comuni di Sesto San Giovanni e Brugherio) purtroppo non nuova a questo tipo di interventi e monitorata da tempo dai volontari ENPA, in quanto abituale luogo di attività pastorizia di un tristemente noto personaggio. Dal 2011 gli animali ritirati o sequestrati da ATS / Procura / Nucleo Antimaltrattamento ENPA sono stati ben 102: per la precisione 42 galline, 24 oche, 12 conigli, 3 capre, 18 cani, 2 cavalli e una pecora.
Carne e formaggi "abusivi"
In un’altra ala dell’edificio, alcuni locali, adibiti ad attività di caseificazione e di macellazione abusiva, sono stati posti sotto sequestro. Sono state accertate numerose violazioni di carattere penale e amministrativo ora al vaglio delle autorità competenti.
Gli animali arrivati in via San Damiano
Nel parco-rifugio di Monza, in via San Damiano 21, sono arrivati in due riprese cinque cani: un maschio che è stato battezzato Yak, molto simile a un pastore australiano in miniatura, una cucciola nera che è stata chiamata Buia e una mamma con due cuccioli maschi, tutti molto simili a pastori australiani. I cani, visibilmente spaventati, non sembrano in cattive condizioni di salute ma sono risultati privi di metodo identificativo e sono stati dotati dall’ATS di microchip presso il canile di Monza.
Preoccupano invece le condizioni degli otto giovani conigli che sono stati sequestrati e affidati a ENPA, detenuti in condizioni allucinanti: costretti in gabbie piccolissime (tanto che a fatica si è riusciti ad estrarli ) senza possibilità di muoversi, con muscoli atrofizzati, affetti da otite, acari, rogna, parassiti intestinali, denutriti e con varie forme respiratorie.
Dopo una breve vita in batteria, il loro destino era quello di finire in pentola. Invece nella struttura di via San Damiano avranno finalmente la possibilità di rinascere. Saranno pian piano abituati a spazi sempre più grandi, in modo che i muscoli possano iniziare a lavorare: se dovessero saltare ora gli arti si fratturerebbero.
Per la sorte di tutti gli altri animali, occorrerà attendere le decisioni della magistratura.