Presidio di Cgil, Cisl e Uil per il diritto alla salute
Manifestazione unitaria davanti alla sede dell’ATS di Lissone
Cgil, Cisl e Uil di Monza e della Brianza da giorni stanno promuovendo una mobilitazione provinciale unitaria e itinerante per sostenere il servizio sanitario nazionale e garantire il diritto universale alla salute.
Mercoledì 19 dicembre, nel pomeriggio, l’azione dei sindacati brianzoli ha fatto tappa a Lissone, davanti alla sede dell’ATS, acronimo di Agenzia della Tutela della Salute.
Nel presidio, Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato “tempi di attesa insostenibili per visite specialistiche, diagnostiche e per l’accesso al Pronto Soccorso”. Problemi che spingono i cittadini a rivolgersi al privato. Risultato: le persone pagano per servizi che dovrebbero essere garantiti dal pubblico. Così si spiega anche la richiesta a Regione Lombardia di diminuire la spesa sanitaria a carico dei cittadini attraverso una riduzione delle rette per le Residenze Sanitarie Assistenziali e sui ticket sanitari e prevedendo nuove esenzioni.
Ma il costo dei servizi non è l’unico punto affrontato dalle Confederazioni: “Importanti carenze di organici mettono a rischio alcuni servizi, non permettono di avviarne di nuovi e peggiorano le condizioni di lavoro degli operatori sanitari”, hanno denunciato. Anche su questo fronte la richiesta dei sindacati è chiara: “Chiediamo di stabilizzare il personale precario, di valorizzare le professioni sanitarie, sociosanitarie e sociali e di avviare un piano di assunzioni triennale che vada oltre la semplice sostituzione dei pensionandi”.
Proposte che erano già state espresse nel presidio organizzato qualche giorno prima davanti all’Ospedale di Carate Brianza: il presidio ospedaliero dell’ASST di Vimercate che, a causa di una grave carenza di organico, da mesi non riesce a garantire la degenza pediatrica.
A Lissone, invece, i sindacati hanno anzitutto chiesto di utilizzare gli spazi disponibili nella sede dell’ATS per potenziare il Consultorio familiare, i servizi di assistenza alla salute mentale e alla neuropsichiatria infantile.
“Pioggia e neve non ci hanno fermato, perché è messo in discussione il diritto universale alla salute”, hanno dichiarato le rappresentanze sindacali alle circa 50 persone presenti al presidio.
Valutazioni, proposte e richieste volte a sensibilizzare la giunta e il consiglio di Regione Lombardia e che hanno trovato una loro definizione organica nella piattaforma “Agenda Sanità”, alla quale, oltre alle segreterie lombarde di Cgil, Cisl e Uil, hanno lavorato anche le categorie sindacali dei Pensionati e della Funzione Pubblica.
“La mobilitazione è solo all’inizio”, promettono le organizzazioni sindacali.
Monza, 21 dicembre 2018