Guida a un sistema di Protezione Civile Locale, l’esperienza di Lissone nella nuova prassi di riferimento UNI

Il ruolo della Protezione civile si rende sempre più insostituibile, con un’intensa attività di prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite oltre che contrasto e superamento dell'emergenza.

La prima risposta a un’emergenza che colpisce i nostri territori deve essere in primo luogo garantita a livello locale dai Comuni.

Per questo motivo UNI-Ente Italiano di Normazione e Comune di Lissone (capofila di questa iniziativa) hanno messo a punto e pubblicato la prassi di riferimento UNI/PdR 47:2018 in materia di Protezione Civile destinata a un’applicazione da parte di tutte le organizzazioni che erogano questi servizi.

Al gruppo di lavoro hanno partecipato, oltre al Comandante della Polizia Locale, Ferdinando Longobardo, esperti del settore della Protezione Civile a diversi livelli, provenienti sia dal mondo dell’associazionismo come Giuseppe Colli (Associazione Volontari Protezione Civile A. Mussi e G. Arosio - Lissone) e Giancarlo Costa (Comitato di coordinamento Volontari Protezione Civile Monza Brianza ), che da quello della consulenza, Carlo Moiraghi - (studio INFOSAFE), Alessandro Foti (ESHQ Consulting S.r.l.), che da quello della Pubblica Amministrazione, Marcello Arosio (Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia) e Mario Moiraghi (Politecnico di Milano e Regione Lombardia).

Il documento redatto si compone di due parti: la prima dedicata alle “Linee guida tecnico-organizzative per un sistema di Protezione Civile locale", la seconda sui “Sistemi di gestione per la Protezione Civile".

Obiettivo della prima parte della prassi è definire le linee guida tecnico-organizzative relative all’attivazione di un sistema di Protezione Civile locale, individuando le caratteristiche che tale sistema deve avere per potersi facilmente integrare e per operare nel contesto socio-territoriale.

Il documento delinea una cornice metodologica uniforme sui sistemi di Protezione Civile delle organizzazioni deputate a tale funzione fornendo una guida alle singole realtà favorendo così l’omogeneità e la compatibilità fra organizzazioni confinanti o comunque deputate ad attività coordinate nell’ambito della protezione civile stessa.

Oltre a individuare le caratteristiche che un sistema di protezione civile deve avere per potersi facilmente integrare ed operare nel contesto socio-territoriale, la prassi consente alle Organizzazioni che la applicano di conoscere i rischi che gravano sul proprio territorio, di svolgere le proprie funzioni in caso di emergenza e di erogare alla popolazione il servizio di protezione civile in maniera efficace.

La seconda parte del documento intende definire un sistema di gestione della Protezione Civile che consenta a un’organizzazione di sviluppare e attuare politiche e obiettivi che tengano conto delle buone pratiche, nonché delle prescrizioni legali e tecniche in vigore.

La prassi di riferimento è applicabile, come detto, a qualunque tipo di organizzazione che desideri realizzare un sistema di gestione di Protezione Civile volto a controllare e ridurre i rischi presenti sul territorio, attuando, mantenendo e migliorando continuamente un proprio sistema di gestione.

Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito www.uni.com accedendo alla sezione “Catalogo”.

Il documento intende inoltre favorire il rispetto delle politiche promosse dalla Protezione Civile.

“Il punto d’arrivo è quello di delineare un metodo uniforme sui sistemi di protezione civile delle organizzazioni deputate a tale funzione – sottolinea Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone – in questo modo si va nella direzione di attuare attività coordinate fra organizzazioni confinanti o comunque fra loro deputate ad attività coordinate, superando la logica dei confini territoriali ed introducendo con forza una visione più ampia di aiuto reciproco a favore della cittadinanza in situazioni di grave emergenza”.

“Il tavolo di lavoro avviato dalla scorsa primavera ha avuto come obiettivo quello di scrivere una linea guida operativa per un sistema integrato di Protezione civile locale - dichiara Ferdinando Longobardo, comandante della Polizia locale di Lissone - Lissone ha espresso l’auspicio di condividere e trasmettere la propria esperienza di Pubblica amministrazione in relazione alle pratiche operative in ambito di protezione civile, a vantaggio di altre Amministrazioni pubbliche e comunità locali, ed è oggi una straordinaria soddisfazione essere giunti a conclusione di un lavoro utile a livello nazionale”.

Chi è UNI

L’Ente Italiano di Normazione è un'associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 4.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, pubbliche amministrazioni.

Dal 1921 svolge attività di normazione tecnica in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Le norme sono documenti che definiscono le caratteristiche (prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo, servizio o professione, secondo lo “stato dell'arte” e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. In estrema sintesi, sono documenti che definiscono “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe. Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Decreto Legislativo 223/2017 sulla normazione tecnica. UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attività di normazione internazionale ISO ed europea CEN.

Lissone, 30 Ottobre 2018