Colpo di scena sul mistero del cablaggio a San Fruttuoso: Open Fiber dice “non compete a noi”. E allora a chi? Aspettiamo una risposta dall’Agenzia Nazionale Infratel
Il “giallo” del cablaggio non programmato per il quartiere San Fruttuoso di Monza (escluso dai piani per tutta Monza) si arricchisce di un nuovo colpo di scena: Open Fiber fa sapere ufficialmente che non compete a lei mettere la banda ultralarga in questo quartiere, mentre l’Agenzia nazionale Infratel conferma che San Fruttuoso è al momento legata a Muggiò e prevista dopo il 2021. E allora a chi tocca? Forse a Flash Fiber, consorzio tra Tim e Fastweb, ma non è per nulla chiaro. Dopo la nostra protesta e richiesta di chiarimento, presentata a giugno, da ieri una squadra di tecnici sta eseguendo sopralluoghi nel quartiere. Stiamo aspettando una risposta definitiva ufficiale dall’Agenzia nazionale Infratel (che sta sopra i gestori), alla quale abbiamo chiesto che San Fruttuoso abbia pari dignità e servizi come il resto di Monza, cioè la banda ultra larga in funzione entro il 2020. Poiché la questione è molto complessa dal punto di vista tecnico e amministrativo, è importante sapere che: • La maggior parte dei prodotti/servizi venduti attualmente dai gestori con il nome “Fibra” usano la fibra stessa sino all'armadio di strada (tecnologia FTTC) e possono dare velocità fino ad un massimo di 200 Mbit/secondo. Ma non è quello di cui parliamo. • La rete di cui parliamo è la rete FTTH che porta la fibra ottica direttamente sino in casa e consente velocità di 900/1.000 Mbit/secondo. Parliamo della cosiddetta Banda Ultra Larga (BUL). • E' possibile in teoria che anche a San Fruttuoso qualcuno abbia già questo tipo di connessione FTTH, per scelte tecniche e/o commerciali del gestore. • Ma la questione che poniamo noi è che tutte le case di San Fruttuoso devono essere connesse con questa tecnologia, come sta avvenendo nel resto di Monza e in tutte la grandi e medie città italiane.