Utenze non domestiche, nel 2018 la TARI cala in media del 4%


Riduzione della TARI del 4% per le utenze non domestiche e dell’1% di quelle domestiche, con la tariffa che nei prossimi anni genererà ulteriori risparmi per i nuclei familiari più attenti ed attivi nella raccolta differenziata.

Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il Piano finanziario 2018 della Tariffa sui rifiuti (TARI) con relativi coefficienti e tariffe, confermando un trend che dal 2013 ad oggi ha generato un calo della spesa giunto al 15%.

Un risultato di rilievo, considerata l’introduzione dei nuovi servizi per l’igiene urbana (Sacco blu con TAG-RFID, spazzamento meccanizzato delle strade, progetto ampliamento della Piattaforma ecologica) e l’incremento dei costi riferiti al conferimento del rifiuto indifferenziato al termovalorizzatore, cresciuto negli anni di quasi il 20%, con un netto incremento fra 2017 e 2018.

“La tariffa rimane invariata a fronte di queste maggiori spese e maggiori servizi offerti sul territorio, restare fermi e senza queste innovazioni avrebbe comportato un aggravio di  300.000 euro di spese, soldi che sarebbero inevitabilmente ricaduti sulla cittadinanza con un aumento che avrebbe anche raggiunto il 10% - spiega Domenico Colnaghi, assessore alle Risorse economiche - soltanto con un calo di 1.900.000 kg di raccolta indifferenziata si sono scongiurati inevitabili aumenti dovuti al sensibile incremento dei costi. Questi risparmi hanno inoltre neutralizzato l’inflazione programmata dell’1,7% e consentito di finanziare l’ammortamento dell’intervento sulla piattaforma ecologica che entrerà in funzione nel 2018”.

Nel 2018, il Comune proseguirà nel ricevere riscontri positivi per effetto del minor conferimento del rifiuto indifferenziato in virtù del miglioramento quali-quantitativo della raccolta, che ha visto passare la “differenziata” dal 65 al 73%. Questo incremento qualitativo ha avuto una positiva ricaduta anche in termini economici: nel 2018 vengono  previsti  94.000 euro maggiori introiti rispetto al 2017  da contributi CONAI che Gelsia ambiente decurterà dai costi complessivi, che per il 2018 ammontano a 5,133 milioni di euro.

In assenza di contributi ricevuti dai vari Consorzi per la raccolta differenziata, i costi complessivi ammonterebbero a 5,781 milioni di euro dal momento che nel 2017 sono stati incassati 648 mila euro da “valorizzazione di rifiuti”.

Ben 348 mila riguardano materiali leggeri (plastica, tetrapak, alluminio) che di fatto annullano il costo sostenuto per la loro selezione (351 milioni). Questo risultato ben evidenzia il premio e i benefici che la raccolta differenziata porta alle tasche dei contribuenti.

L’esatta suddivisione delle quantità conferite da utenze domestiche (59%) e non domestiche (41%) comporta benefiche ricadute soprattutto su queste ultime con un calo medio nel 2018 del 4%, mentre per le utenze domestiche il risparmio sarà più ridotto, attorno all’1%.

In prospettiva, grazie all’esatta interpretazione della complessiva normativa in vigore con una corretta ripartizione fra costi fissi e costi variabili, un’ulteriore riduzione della spesa pro-capite potrebbe giungere dall’applicazione della tariffa puntuale sulla raccolta dei sacchi (blu) con microchip. Il continuo miglioramento della qualità della raccolta, unito all’entrata in funzione della nuova piattaforma e all’avvio della postazione dedicata al riuso, fanno ben sperare per ulteriori risparmi negli anni futuri

“Il pensiero va  dunque a quei cittadini, e sono la maggioranza, che fin da subito hanno ben compreso l’importanza di un corretto conferimento dei rifiuti, a salvaguardia dell’ambiente che ci ospita - commenta il Sindaco Concettina Monguzzi - A loro giunga il plauso  e l’invito a proseguire in questa direzione e a cercare di migliorare ancora, così come l’Amministrazione sta cercando di perfezionare un servizio in costante miglioramento”.

Lissone, 21 Febbraio 2018