Ancora un altro Suicidio alla Casa Circondariale di Monza. L'ennesimo, dopo i due di marzo 2017, più il tentato suicidio evitato solo grazie al pronto intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria.
I mesi seguenti purtroppo non segnano un calo di questa triste tendenza.
Gli ultimi episodi:
Il 27 agosto si toglie la vita inalando gas un detenuto di 28 anni;
il 14 settembre un giovane italiano di 30 anni si impicca nella cella della sezione infermeria del Carcere.
Questi fatti gravi, tutti tempestivamente denunciati dalla FP CGIL di Monza e Brianza e dalla FP CGIL della Regionale Lombardia, rappresentano la punta dell’iceberg della difficile situazione in cui versa ormai da tempo il carcere di Monza.
Il sovraffollamento di detenuti ormai diventato difficilmente sostenibile, i molteplici servizi assegnati, la carenza di personale sia civile che della polizia penitenzieria.
La CGIL era già intervenuta chiedendo al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, una visita ispettiva.
Oggi, chiediamo alle autorità ogni utile intervento e tutte le possibili misure atte a prevenire tali tragici episodi.
La CGIL continuerà a denunciare le difficoltà in cui operano tutti i lavoratori della Casa Circondariale di Monza, con tutte le inevitabili coseguenze e ricadute sulla qualità delle condizioni di lavoro e non ultime di vita dei detenuti.
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza