Stato di agitazione della sanità lombarda. Servizi, organici, risorse. 

Presidio davanti ATS Brianza presso la sede di via Elvezia a Monza dalle 8 alle 9 di giovedì 1 giugno 2017, promosso dalla RSU ATS, da Funzione Pubblica CGIL, CISL FP, UIL FPL, Nursing Up, FSI USAE e FIALS.

A due anni dall’approvazione della legge regionale 23/2015 di riforma del welfare lombardo, nessuno dei problemi conosciuti con il modello formigoniano è stato risolto e, al netto della tanta propaganda, sono state aggravate invece le condizioni di lavoro di circa centomila lavoratrici e lavoratori. 

Molti cittadini si trovano in una incredibile situazione di incertezza e di confusione, senza che vengano ridotte le liste di attesa o possano godere di qualche altro miglioramento in termini di salute e di benessere. Siamo ben lontani da una seria e attenta politica di programmazione dei servizi, mentre la riorganizzazione ha accentuato in molti casi le carenze di organico e ha peggiorato le condizioni di  lavoro. Per non parlare del perdurare dell’utilizzo strutturale di personale precario.

Una parte del personale rischia anche una importante perdita economica dovuta, in qualche caso, alla  separazione e, in altri casi, alla fusione di realtà produttive diverse che hanno prodotte non poche  disparità di trattamento economico tra i lavoratori. Gli stessi lavoratori che negli ultimi due anni hanno garantito con serietà, professionalità e responsabilità la continuità del servizio, subendo anche il malcontento dei cittadini per disfunzioni che non sono loro imputabili.

Le RSU e le organizzazioni sindacali regionali hanno proclamato lo stato di agitazione per ottenere l’applicazione degli accordi sottoscritti dalla stessa Regione Lombardia e per chiedere l’apertura di un vero confronto sull’attuazione della riforma che coinvolga i rappresentanti dei lavoratori, un nuovo sistema di definizione dei fabbisogni di personale, la stabilizzazione dei circa 3.000 lavoratori precari e il recupero di risorse per eliminare la disparità di trattamento economico tra lavoratori dello stesso livello che provengono da realtà aziendali diverse.

I lavoratori della ATS Brianza si mobiliteranno anche per respingere gli annunciati atti unilaterali decisi dalla Direzione ATS su importanti punti della contrattazione decentrata e per rivendicare relazioni sindacali paritarie.

Funzione Pubblica CGIL, CISL FP, UIL FPL, Nursing Up, FSI USAE e FIALS

Monza, 31/05/2017