M5S Lombardia: il trattamento dializzati Carate e Seregno resti al presidio ospedaliero di Desio
Nei prossimi giorni circa 100 pazienti nefropatici in trattamento dialisi nei centri C.A.L. (Centro Assistenza Limitata) di Carate Brianza e Seregno non saranno più seguiti dal Presidio ospedaliero di Desio ma saranno presi in carico dal Presidio ospedaliero di Vimercate, in virtù dei nuovi assetti organizzativi voluti dalla riforma sanitaria approvata nei mesi scorsi in Regione Lombardia.
Per Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia: "Il passaggio di consegne tra Desio e Vimercate comporterà enormi disagi per i dializzati e le loro famiglie. Se è vero che la dialisi continuerà ad essere svolta presso i centri di Carate e Seregno, è altrettanto vero che stiamo parlando di persone fragili che per poter vivere hanno bisogno, oltre che della seduta dialitica, di cure continuative ed interventi specialistici che possono essere effettuati solo in ospedale. Quello di Vimercate è troppo lontano per queste persone e per i loro familiari. Si tratta spesso di anziani che vivono a Giussano, Seregno, Carate Brianza e comuni limitrofi. Senza contare il problema delle eventuali complicazioni durante il trattamento di dialisi; i tempi per raggiungere l'ospedale di Vimercate sono davvero improponibili. Questo cambio di gestione non ha senso! Possibile che non ci si renda conto del problema?"
"Mi risulta - prosegue Corbetta - che proprio in questi giorni sia in corso il passaggio di consegne tra i medici dell'ospedale di Desio e quello di Vimercate e che i fondi per la gestione di questi pazienti siano già stati tolti a Desio. I pazienti e le loro famiglie si stanno mobilitando con una raccolta firme per chiedere che il servizio rimanga di competenza dell'ospedale di Desio e noi siamo dalla loro parte. Per questo già martedì prossimo porteremo un atto in consiglio regionale per impegnare la Giunta Maroni a tornare sui suoi passi. Non si possono trattare i malati come pacchi postali!"
"Il M5S – conclude il consigliere regionale – ha espresso ferma contrarierà alla riforma della sanità di Maroni, dato che non ha una visione d'insieme e nella fornitura di servizi sanitari la geografia non è un'opinione."