Villa Reale, volontariato civico: assessorato conferma criticità sollevata da M5S Lombardia
70 volontari selezionati, 19 lavoratori dipendenti assunti e un solo dipendente qualificato responsabile delle attività di valorizzazione dell’intero complesso monumentale. Sono questi i numeri del "personale" del Complesso monumentale del Parco e della Villa Reale di Monza che l'Assessorato regionale ha fornito al M5S Lombardia dopo un'interrogazione che denunciava il rischio di un peso eccessivo dei volontari nella gestione del Parco e della Villa Reale di Monza.
Per Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia: "La risposta dell'Assessore Regionale Cristina Cappellini lascia molti dubbi. Oltre al numero davvero esiguo dei diritti pendenti che si occupano della valorizzazione del bene, i volontari, stando al bando, devono svolgere un'infinità di mansioni come, tra le tante, accoglienza e informazione all’utenza della Villa e del Parco presso postazione fissa o mobile, assistenza a persone disabili durante la visita negli spazi museali, collaborazione ad attività di indagine rivolta ai visitatori o di customer satisfaction, supporto all’attività di archiviazione documentale e di inserimento dati, presidio social network.
E' una quantità di lavoro immane e anche la qualità delle mansioni sembra essere più adatta a un rapporto di lavoro retribuito più che a un semplice, e meritorio, servizio volontario. E' curioso che Cappellini sostenga, nella risposta all'interrogazione che i volontari avrebbero l'unico compito di 'controllo del comportamento tenuto dai visitatori per evitare pericoli di danneggiamento'. Forse hanno corretto il tiro dopo che il caso ha assunto rilievo mediatico".
"L'Assessore poi, ci tiene a ripetere più volte, quasi a volersi giustificare, che i limiti del bilancio non consentirebbero maggiori spese per l'assunzione di personale retribuito. Questo genere di scuse è inaccettabile, anche perché le iniziative che la Giunta ritiene prioritarie in un modo o nell'altro vengono sempre finanziate. Il problema vero è la volontà politica: è evidente che la piena valorizzazione di un bene culturale di primaria importanza a livello nazionale come il Parco e la Villa Reale non rientra tra le priorità di Regione Lombardia".