Approvato il nuovo PGT: nessun ascolto per le proposte del Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza
Come noto, lunedì 6 febbraio è stato approvato dalla maggioranza in Consiglio comunale il nuovo PGT di Monza. Avviata la variante generale nel luglio 2012, dopo una gestazione durata quasi 5 anni, è arrivato il documento urbanistico che governerà il territorio di Monza per i prossimi 5 -10 anni.
Il Coordinamento di Comitati e Associazioni, già autore del Libro Bianco su Monza nel luglio 2015, dopo diversi incontri pubblici (come quello sulle aree dismesse dell’aprile 2014), anche in alcuni quartieri (come quelli del 2016 a Cazzaniga, San Rocco, Centro), ha presentato in Comune 84 osservazioni sulla variante al PGT, tutte tese al suo miglioramento, organizzando il 18 gennaio una serata pubblica all’Urban center per presentarle. A quelle 84 osservazioni bisogna aggiungere quelle di singoli comitati e di cittadini mossi da uno spirito analogo di difesa della città, del territorio e del suo ambiente.
Purtroppo dobbiamo constatare che una Amministrazione comunale sorda e cieca le ha respinte tutte. Così come aveva respinto tutte quelle riguardanti i 18 Piani attuativi che fin dal dicembre 2012 aveva approvato, compromettendo 12 aree ancora libere da edificazione.
A fronte di questa chiusura intransigente e più volte reiterata, la critica che ci è stata rivolta di non aver aperto un dialogo con l’Amministrazione è un paradosso e una beffa, figlia di un atteggiamento che i Comitati conoscono bene e alla quale la gente non crede.
Il PGT poteva e doveva arrivare prima. E avrebbe potuto accogliere, almeno parzialmente, alcune proposte del Coordinamento, come lo “stop al consumo di suolo” richiesto sostanzialmente da tutti i partecipanti al percorso partecipativo del PGT.
L’Amministrazione ha invece preferito dare spazio a inutili e dannose edificazioni che i cittadini di Monza potranno constatare nel corso dei prossimi 10 anni, ipotecando così il futuro della Città, con ulteriore traffico e inquinamento indotti da tali insediamenti (Piani attuativi e altro), approvati a ritmo serrato.
Considerare l’edilizia come una sorta di bancomat al quale attingere per fare fronte ai problemi di bilancio, resta un’operazione miope che danneggerà irreparabilmente la Città, che è un Bene Comune, rendendola nel tempo sempre meno vivibile.
La “normalizzazione” del dibattito sull’urbanistica, obiettivo rivendicato dal Sindaco, in realtà smaschera la vera natura non democratica di tale operazione. Ben diverso era l’atteggiamento di questa maggioranza ai tempi dell’amministrazione precedente quando invece, (allora minoranza), chiamava a raccolta le forze politiche a fianco dei cittadini, per impedire la rovina della città, della stessa Villa Reale (Consorzio) e del Parco (vedasi oggi i concertoni).
Una volta al governo cittadino, questa Amministrazione ha approvato più cemento di altre precedenti, incolpando sempre il PGT 2007, che è stato sostituito solo ora con gravissimo ritardo.
Peraltro, come già detto nel Libro Bianco, anche questo nuovo Piano è carente: lascia ancora la possibilità di poter edificare su suoli verdi e agricoli; prevede un forte aumento della funzione residenziale; introduce un meccanismo perverso sulle aree agricole della Cascinazza (cessioni di quelle aree in cambio di volumi); è peggiorativo del PGT 2007 in alcune sue parti (es. area delle Cave). In definitiva, uno strumento urbanistico non basato su un’idea di città ecosostenibile, bensì su logiche numeriche che spesso rispondono solo a interessi economici.
La partecipazione più volte sbandierata, si è ridotta alla formazione delle Consulte di quartiere, peraltro deprivate di ogni possibilità di esprimere un parere in ordine ai temi decisivi per la Città. Il recente Regolamento delle Consulte (dicembre 2016), esclude nei fatti a tali organismi la possibilità di intervenire autonomamente e nel merito degli interventi urbanistici sia locali (es. i Piani Attuativi) sia cittadini (PGT).
Per tutti questi motivi, avvicinandosi le elezioni ammnistrative, il Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza, apartitico e pluralista, organizzerà a tempo debito un incontro pubblico con tutti i candidati sindaco per porre loro precise domande sui loro programmi e sulle nostre proposte, ben chiare già da diversi anni, per la vivibilità della nostra città. Ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto in Consiglio comunale le sue proposte e le sue osservazioni, senza dimenticare chi invece le ha respinte tutte.
IL COORDINAMENTO DI COMITATI E ASSOCIAZIONI DI MONZA
Monza, 15 febbraio 2017