CASE COMUNALI: UN PROBLEMA DA ESTERNALIZZARE O UNA RISORSA DA VALORIZZARE?
Quando parliamo di case comunali, ci troviamo dinanzi a un patrimonio ingente: 311 appartamenti suddivisi in 16 condomini, per lo più collocati nel centro storico o in contesti ristrutturati, e circa mille inquilini. Annosa è la questione relativa alla manutenzione degli stabili, che risulta particolarmente onerosa in quanto, oltre alla naturale usura prodotta dal tempo, si aggiunge l’incuria di alcuni residenti e la morosità, cresciuta negli ultimi anni. Questa amministrazione ritiene che non è demandando all’esterno la gestione degli stabili che si risolve la questione, anche perché al Comune resterebbe la gestione della parte più “spinosa”, ovvero quello della “negligenza” e della morosità degli inquilini. In sostanza una società esterna verrebbe pagata per gestire quanto già gestibile dal Comune – aggiungendo costo a costo – senza risolverci i problemi sostanziali. La soluzione, a nostro avviso, risiede nell’efficace coordinamento interno degli uffici sui quali è ripartita la gestione delle case comunali (economato, lavori pubblici, servizi alla persona) avvalendosi proprio della loro competenza, dimostrata anche nella raccolta dei dati strutturali/tecnici confluiti in un progetto ricognitivo, già citato dagli organi di stampa, ma in realtà circoscritto e, soprattutto, rimasto incompiuto. Di fatto il livello delle azioni svolte, a oggi, è molto esecutivo. Sarebbe, ad esempio, prezioso il coinvolgimento delle assistenti sociali – che hanno in carico moltissime famiglie assegnatarie di case pubbliche – nelle visite domiciliari grazie alle quali ci si potrebbe rendere conto delle situazioni e del tenore di vita degli inquilini. L’affinarsi del coordinamento degli uffici, vorremmo andasse di pari passo a un progetto che coinvolga i residenti delle case comunali, perché diventino protagonisti attivi di tale processo di miglioramento: dalla scrittura delle regole di convivenza, cooperazione e aiuto reciproco, con l’intento di superare le barriere etnico/culturali, alla cura del bene pubblico inteso come bene di tutti e di ciascuno.
Valeria Licia Calloni Vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici
Simona Ghedini Assessore alle Politiche Sociali