ECOSISTEMA URBANO 2016 - Città indifferenti a apatiche.

Tonfo della città di Monza

Aree urbane in situazione di stallo, incapaci di rinnovarsi e di ascoltare le richieste di qualità della vita che giungono dai cittadini e dalla società anzi, a volte con tendenza regressiva. Questo il quadro che emerge dalla ventitreesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. I passi avanti fatti fino ad ora sono troppo pochi. Nelle città italiane, per tutto il 2015, si registrano solo lievi eco-performance soprattutto sul fronte della raccolta differenziata e delle energie rinnovabili. Per contro gli inquinanti atmosferici, non più limitati dalla piovosità come nel 2014, sono tornati a condizionare questa classifica e la salute degli italiani.

L’inquinamento atmosferico si riconferma il grande nemico della Pianura Padana, ma mentre Milano sta reagendo con uno sforzo nella promozione di iniziative di veloce applicazione, come il car e bike sharing, altre città non ingranano la marcia giusta. Commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. Decongestionare la città dal traffico e attuare una riqualificazione energetica degli edifici aumenterebbe il benessere dei cittadini e ne tutelerebbe la salute”.

“Monza peggiora il già pessimo risultato dell’anno scorso. La nostra città piomba nelle posizioni più basse della classifica nazionale: novantunesima su 104 città e ultima dei comuni lombardi”. Precisa Atos Scandellari del locale Circolo Legambiente. Da una prima analisi dei singoli indicatori si evince che, come per l’anno scorso, i parametri relativi a inquinamento atmosferico, mobilità ed energia alternativa (su strutture comunali) sono quelli che hanno “contribuito” a mantenere Monza nelle fascia bassa della classifica di Ecosistema Urbano. Le scarse opportunità per le mobilità alternative, per quella ciclabile e le modeste politiche energetiche sono valori da sempre trascurati da tutte le Amministrazioni cittadine. Anche l’alto indice di motorizzazione si lega al mancato coraggio politico nell’adottare soluzioni che avrebbero potuto migliorare questi indici. Temiamo che la situazione peggiorerà visto l’ulteriore consumo di suolo previsto dalla variante al P.G.T. di prossima approvazione.

LEGAMBIENTE - Circolo di Monza