DIOSSINA: LE VERITA’ EVIDENTI

Apprendiamo attraverso il Comunicato stampa congiunto dei Sindaci di Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio, che sono stati comunicati da Società Pedemontana i risultati del piano di caratterizzazione eseguito tra maggio e giugno nelle aree interessate dal tracciato previsto per l’Autostrada. Leggendo il comunicato degli Amministratori sembrano confermate le aspettative più preoccupanti. Nei campioni prelevati nella ex Zona B il 40% presenta superamenti della soglia di rischio prevista per legge; alcuni superamenti addirittura sarebbero stati rilevati anche nella ex zona A (quella bonificata!!!) e nella ex zona di rispetto (quella appena sfiorata dall’inquinamento!!!). Naturalmente sarà necessario vedere in dettaglio i dati elaborati, accostandoli poi a quelli delle precedenti campagne di indagine. Ma già ora si possono trarre alcune conclusioni. Questa caratterizzazione conferma quello che tutti sanno da sempre: la zona interessata dal passaggio di Pedemontana è piena di diossina, eredità del “disastro ICMESA del 1976. Siamo messi una volta di più di fronte alla fragilità del nostro territorio e alla necessità di tutelarlo, insieme alla nostra salute. Questa tutela deve essere la priorità, e non una Autostrada insostenibile (da tutti i punti di vista, ambientale e finanziario) e che invece VA FERMATA. Per una amara coincidenza, nella stessa settimana della comunicazione dei dati sulla persistente presenza di diossina nei nostri territori, è previsto il Convegno del 20 e 21 ottobre presso la FLA dal titolo “Resilienza e rischio nei 40 anni di Seveso” perfetta conclusione di un ciclo di iniziative commemorative (Seveso + 40) imperniate sulla “resilienza” (termine quanto mai di moda) e sulla retorica della “rinascita della comunità” e del recupero ambientale. Una narrazione che ha edulcorato e ripulito il passato e si propone di rassicurare per il futuro, ma che si scontra con i dati di realtà. Ed è sconcertante ma in fondo indicativo, che ad officiare il secondo giorno del convegno intervenga quel Raffaele Cattaneo di cui molti a Seveso – e negli altri comuni colpiti dall’inquinamento -, ricordano le performances in materia di rischio diossina: dalle dichiarazioni alla TV Svizzera nel 2013 all’intervento presso la il Comitato delle Regioni presso l’Unione Europea a Bruxelles, nel giugno scorso (“ha fatto più danni l’allarmismo della diossina”). Il problema diossina non è stato risolto veramente ma soltanto sminuito. Oggi ne abbiamo l’ennesima conferma. Chiediamo alle Amministrazioni locali non solo di rendere disponibili ma di divulgare al più presto i dati della caratterizzazione, non per una procedurale “trasparenza” ma per l’assoluto e inviolabile diritto della popolazione a conoscere la situazione reale. Chiediamo inoltre alle Amministrazioni di prendere atto una volta di più che l’unico modo per tutelare territorio e cittadini – per il problema diossina e non solo – è farla finita con questo inutile e dannoso progetto di Autostrada. Si fermino per sempre i lavori di Pedemontana e si realizzino quanto prima un’ indagine su tutta l’area inquinata e un piano di messa in sicurezza definitivo del territorio a tutela della salute di tutti noi.
Coordinamento no pedemontana 19/10/2016

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