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Appello ai consiglieri comunali di comitati, associazioni, movimenti e cittadini che si oppongono al nuovo Piano.

 

Venerdì  30 settembre, è stato consegnato ai consiglieri comunali, prima di entrare in aula, un appello dei comitati spontanei sorti in Città, delle associazioni ambientaliste, dei movimenti e dei cittadini, con il quale si chiede di non adottare la variante al PGT vigente, peraltro votato dal consiglio comunale nel novembre del 2007, lo stesso che ora si appresta ad affondarlo. 

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Il coordinamento a carattere cittadino, sorto il 24 novembre 2010 in Sala Maddalena, aveva già rivolto al Consiglio una richiesta simile, votando all’unanimità una mozione che era stata poi inviata all’organismo cittadino, che, come noto, decide su tale Piano urbanistico. Anche in un successivo affollato incontro pubblico tenuto venerdì 11 marzo 2011 al Binario 7, i Comitati delle vie Blandoria, Casignolo, Guerrazzi, Magenta, Monte Bianco, Monteverdi, Sant’Albino e Valsugana avevano esposto chiaramente al Sindaco e all’Assessore all’urbanistica le diverse problematiche che stavano nascendo in quei quartieri e in quelle zone.


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Senza dimenticare la grande fiaccolata che ha visto più di 400 persone attraversare le vie del Centro la sera del 30 giugno scorso, recandosi poi in aula per far sentire la propria voce.  Unica preoccupazione allora di certuni, non erano i 4 milioni di metri cubi di cemento che sono in arrivo a Monza col nuovo PGT, ma alcune macchie lasciata dalla cera vegetale e biodegradabile in piazza Trento, che, come si sta dimostrando, stanno sparendo col trascorrere del tempo e delle intemperie.


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Ricordiamo che anche una biciclettata, che si era svolta nei primi giorni di maggio 2011e che aveva visto i diversi comitati, le associazioni, gli studenti e singoli cittadini, percorrere le alzaie del canale Villoresi, dove questo PGT prevede di realizzare una fantomatica monorotaia. La manifestazione, con gruppi provenienti da est e da ovest della Città, era poi culminata di fronte alla Cascinazza, la madre generatrice di questa vergognosa variante urbanistica, che cancellerebbe 291 ettari di aree tuttora agricole, cioè la superficie di circa 300 campi da calcio.

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Così, dopo una maratona iniziata il 20 dicembre 2010, durata circa 60 sedute, che ha visto la strenua opposizione, anche trasversale, dei Partiti, ora la maggioranza al governo della Città (PDL e Lega), si appresta, sia pur a ranghi ridotti rispetto ai numeri di partenza, ad adottare il nuovo Piano. Una grave responsabilità incombe su tutti coloro che vorrebbero trasformare Monza in un enorme deposito di palazzi e palazzoni, con relativo asfalto di collegamento e traffico indotto dai nuovi insediamenti.

Per questi motivi il coordinamento ambientalista ha approvato questo appello, come ultimo gesto di civile richiesta rivolta alla ragionevolezza di chi governa la città e che ne deciderebbe il futuro, compromettendolo definitivamente.    


 

APPELLO AI CONSIGLIERI COMUNALI DI MONZA

 

NON ADOTTATE IL CEMENTO, ADOTTATE LE AREE VERDI DELLA NOSTRA CITTA’

 

All’approssimarsi dell’adozione da parte del Consiglio Comunale di Monza della Variante al Piano di Governo (PGT) le associazioni, i comitati, i movimenti e i cittadini che si oppongono con forza da mesi a tale grave eventualità si appellano ai Consiglieri Comunali ai quali è demandata la scelta: adottare il cemento oppure adottare le residue aree verdi della nostra città.

Le ragioni più volte esposte affinché prevalga la difesa del nostro territorio sono ben note. Se avete a cuore davvero il futuro di tutti noi votate contro l'adozione della variante PGT (Delibera G.C. n. 21 del 18/06/2010) per annullarla.

Riteniamo che il PGT vigente non debba essere modificato in senso peggiorativo, ma che sia necessario pianificare solo interventi di riqualificazione sostenibile (tutela aree verdi, recupero aree dismesse, assegnazione abitazioni vuote, servizi di quartiere, piste ciclabili, potenziamento mezzi pubblici, fonti rinnovabili, ecc.) e di manutenzione (manto stradale, marciapiedi, ecc.).

Il PGT deve servire per rendere la nostra città sempre più un luogo dove sia bello recarsi, vivere e lavorare, favorendo uno sviluppo qualitativo e non quantitativo, basato su prodotti e servizi avanzati, su valori culturali, ambientali e innovativi dal punto di vista imprenditoriale, anziché sul mattone e sul cemento.

Per questi motivi è necessario avviare un processo di pianificazione partecipata che porti ad una revisione migliorativa del PGT vigente, a cominciare dalle proposte di salvaguardia delle aree verdi che comitati, associazioni, movimenti e cittadini stanno portando avanti con determinazione.

La città terrà memoria delle scelte operate.

 

Monza, 30 settembre 2011

 

LE ASSOCIAZIONI, I COMITATI, I MOVIMENTI E I CITTADINI
CHE SI OPPONGONO ALLA VARIANTE AL PGT DI MONZA

 

 

 

 

Gli autori di Vorrei
Paolo Cassina