Organizzata da Legambiente Lombardia una serata in Sala Maddalena di Monza mercoledì 22 febbraio per ricordare il disastro ambientale del 2010 provocato dalla Lombarda Petroli di Villasanta. Verrà presentato un documentario sul Lambro. Ingresso libero
A due anni esatti dall’evento che ha portato il fiume Lambro sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali ed internazionali, Legambiente propone una serata dedicata a questo importante fiume lombardo.
Era la notte tra il 22 e il 23 Febbraio del 2010 quando, dalla raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, si sversarono nella rete fognaria, e poi nel fiume Lambro, circa 3.000 metri cubi di idrocarburi. Un attacco pesantissimo alla salute del corso d’acqua, del suo habitat e delle comunità che vivono lungo le sue sponde.
“Ma gli episodi, piccoli o grandi, di inquinamento del fiume sono ancora molto frequenti” conferma Atos Scandellari, presidente del Circolo Legambiente di Monza, “Assistiamo quasi ogni mese a masse schiumose o colorate e maleodoranti scorrere nel centro della nostra città”.
Ma il fiume, ad ogni attacco, reagisce (purtroppo con sempre meno energia), per ripristinare un ambiente idoneo alla sua sopravvivenza. Per puntualizzare questa continua battaglia tra il fiume ed i suoi inquinatori, mercoledì 22 febbraio 2012, alle ore 20.45, presso la Sala Maddalena, in via Santa Maddalena 7 di Monza, verrà presentato e discusso il documentario, realizzato su incarico dell’associazione ambientalista, dal titolo: “CIAR CUME’ L’ACQUA DEL LAMBER” (Chiaro come l'acqua del Lambro).
Alla serata parteciperanno: Federica Orrù, autrice dell’opera; Damiano di Simine, Presidente LegambienteLombardia; Mario Clerici, D. G. Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia; modera Fabio Fimiani, giornalista di Radio Popolare.
"Il risanamento del Lambro richiede un grande piano di interventi straordinari per mettere mano all'intero sistema scolante del suo bacino fluviale - dichiara Damiano Di Simine, Presidente di Legambiente Lombardia -. I collettori fognari devono essere sempre in condizione di accogliere le acque di scarico e di recapitarle al depuratore, gli sfioratori devono attivarsi solo per lo scarico delle acque di pioggia, la fognatura deve essere continuamente manutenuta per evitare intasamenti: solo a queste condizioni il sistema dei collettori sarà in grado di gestire le periodiche emergenze, riducendo i danni dovuti a episodi anche criminali"
Monza, 17.02.2012
Legambiente Circolo Alex Langer - Monza