Ornaghi, Formigoni, Sindaco: grande kermesse e toni aulici. L’espressione più usata: Evento Storico. Vi raccontiamo com'è andata la giornata di inaugurazione del cantiere della reggia monzese
Mi limiterò a un resoconto delle cose dette dalle autorità, a cui è stata riservata la parola.
Marco Mariani, Sindaco di Monza e Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, ha esordito rubando lo slogan del movimento “La Villa Reale è anche mia”, affermando che “finalmente la Villa è anche tua”, cioè dei cittadini, negando che la concessione sia una svendita ai privati, e affermando che i 12 mila firmatari dell’appello contro l’esclusiva ventennale della gestione a un privato sono stati ingannati dai promotori della sottoscrizione.
Ha sottolineato la notevole consistenza dell’investimento, grazie al quale l’afflusso di visitatori di Villa e Parco, già oggi stimato in 500 mila all’anno, aumenterà con vantaggio di tutta l’economia monzese e brianzola. Ha invitato quindi gli imprenditori a contribuire al recupero e valorizzazione del monumento.
Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha affermato che, al di là degli effetti economici, l’evento è importante perché costituisce la premessa per far affiorare i valori più profondi della storia, dell’identità, della bellezza, della natura pubblica del monumento e del territorio che lo accoglie. Ha richiamato il recente manifesto «Per una costituente della cultura» lanciato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, con lo slogan “niente cultura niente sviluppo”; gli studi da cui risulta che in Italia le attività culturali contribuiscono al PIL per il 4,9%, e all’occupazione per il 5,7%; che il settore va in controtendenza con la crisi economica, essendo aumentato del 3% nel periodo 2007-2010, con un incremento della occupazione dell’1%; e che gli investimenti in cultura hanno un moltiplicatore 2,49 sul PIL e 1,65 sull’occupazione.
Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, si è prodotto nell’abituale atto di deferenza verso l’autorità (a suo tempo per Berlusconi, con l’occasione per Formigoni). Ha informato che in Lombardia operano 30 mila imprese del settore culturale, aumentate del 4%. Ha richiamato l’iniziativa della Camera di Commercio di istituire uno “Sportello Sponsor” per promuovere il finanziamento da parte di privati di restauri e iniziative culturali. Ha esaltato il valore del complesso Villa, Parco, a cui ha aggiunto l'Autodromo.
Attilio Navarra, Presidente e AD di Italiana Costruzioni, vincitrice del concorso, ha confermato che il primo Piano Nobile della Villa non richiede particolari interventi e che il grosso del lavoro riguarderà gli impianti e il Secondo Piano Nobile. Per quanto riguarda il Belvedere, ha dichiarato che verrò fatto un restauro “filologico” e che questo sarà indipendente dall’utilizzo che se ne farà.
Si è poi soffermato sul Comitato Scientifico, costituito dalla stessa società appaltatrice/concessionaria, dicendo che esso si sta già occupando del “progetto gestionale”, stabilendo “contatti con imprenditori del design, della ristorazione, della moda, ragionando a 22 anni”, con l’obiettivo di “stringere accordi con il comitato di vigilanza (?) di Regione e Infrastrutture Lombarde”. Ha dichiarato di avere tre “sottosogni (rispetto al sogno di riconsegnare la Villa restaurata tra due anni esatti): 1. Effettuare un restauro fiilologico; 2. Mettere la Villa “a sistema” con tutto ciò che la circonda, a cominciare dal Parco, senza inventare marchi commerciali ma facendo emergere un brand che già esiste e va solo rimesso a nuovo; 3. Restituire la Villa alle generazioni future.
Stefano Boeri, Assessore alla Cultura e all’Expo 2015 di Milano, ha esordito citando Franco Malerba, il cosmonauta, secondo il quale, guardando dal satellite la Lombardia, la cosa più evidente e mirabile sono la Villa e il Parco di Monza. Boeri ha quindi affermato che il restauro e la valorizzazione del monumento deve avvenire con un indirizzo e una regia pubblica. Deve contribuire alla definizione di una identità distintiva del monumento, contemplando mostre internazionali, rilancio delle imprese culturali, la sede di una scuola d’arte. Deve esaltare il rapporto tra Villa e Parco, contribuendo alle finalità agricolturali e di architettura del paesaggio della Expo 2015.
Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, ha esaltato la Villa come “unicum nel panorama italiano”, insieme allo “Autodromo miracolo della modernità”. I 19 milioni investiti dalla Regione dimostrano il suo impegno per la cultura, coinvolgendo anche i privati. Il “pubblico” avrà la possibilità di definire i programmi. Fuor d’opera: "Faremo la pista ciclabile più lunga di Europa che congiungerà la Villa Reale di Monza con il sito dell'Expo e i Navigli di Milano".
Ha inoltre affermato che il restauro del corpo centrale della Villa è solo l’inizio. Guardando avanti all’intero corpo della Villa (nessun accenno al Parco), il Governatore auspica un impegno del Governo e degli imprenditori a contribuire all’opera, ad investire in cultura.
Lorenzo Ornaghi, Ministro per i beni e le Attività culturali, ha parlato di “giornata di rilievo”, (ridimensionandone un poco la storicità). Ha richiamato il Duomo, l’Arengario, La Villa e il Parco come simboli storici di Monza e della Brianza.
Ha ricordato le vicende, non senza contrasti, della costruzione della Villa, costata a Maria Teresa d’Austria 70 mila zecchini d’oro (anche per pagare un archistar del tempo come Piermarini), equivalenti a circa quattro milioni di euro attuali.
Ha dichiarato di ritenere il Consorzio come la forma migliore per il recupero del monumento, così come la scelta di alcuni anni fa dello Stato di restituirlo ai monzesi e ai lombardi. Villa e Parco non debbono restare come una cosa a sé stante, ma diventare un asse portante del recupero del ruolo culturale della Brianza, che non deve restare subalterna a Milano.
Ha riconosciuto l’importanza della Expo 2015, ma ha invitato i responsabili a guardare più in là. Ha concluso dicendo di condividere lo slogan del costruttore: “La Villa Reale sarà quello che è stata”.
Dimenticavo il presentatore dei relatori: Lorenzo Lamperti, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Una sensazione finale: che si sia parlato molto di cultura, ma se ne sia sentita poca. Ma forse non poteva essere diversamente.