Il direttore del Consorzio, Lorenzo Lamperti, replica al nostro Correale riguardo il futuro del complesso e del Parco di Monza

 

Egregio Direttore,

Le scrivo in merito all'articolo apparso sul sito www.vorrei.org a firma del Professor Giacomo Correale Santacroce (leggi qui, NdR), nel quale si fa un'ampia disamina della situazione economica-finanziaria-contabile-strategica-culturale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza che, da ben sei mesi, ho l'onore di dirigere.

Mi scuso fin da subito con Lei ed i Suoi lettori per questa risposta che potrebbe risultare pesante e poco interessante ma credo sia dovuta con precisione.

Tra l'altro il Professor Giacomo Correale Santacroce non è nuovo a commenti sul Consorzio e sulle scelta fatte sulla Villa Reale, per molti decenni abbandonata ed ora finalmente in restauro.

Rispondo puntalmente a tutte le osservazioni riportandole testuali di seguito in grassetto, a beneficio di chi legge:

 

- Il bilancio del Consorzio ha subito dal 2011 al 2012 un incremento sostanzioso, da 957.000 euro a 3.274.000 euro.

La causa principale è la devoluzione al Consorzio, da parte dei Comuni di Monza e di Milano, delle entrate da concessioni e affitti del Parco (Autodromo, Golf Club Milano, eccetera) e dai proventi di biglietteria e di uso della Villa Reale, pari nell'insieme a ben 2.228.000 euro. Altri 800.000 euro provengono da conferimenti al Conto di Gestione da parte degli altri soci: Regione Lombardia, Provincia e Camera di Commercio di Monza e Brianza.

Qualche interesse può rivestire ciò che non si trova tra le entrate, e che meriterebbe qualche spiegazione: ad esempio l’affitto dell'allevamento del Mulino S. Giorgio, e i proventi della vendita di legna e prodotti agricoli (il Parco è anche una grande azienda agroforestale, probabilmente autosufficiente nonostante i vincoli di un parco storico).

Un contributo del 2011 da parte della Fondazione Cariplo per iniziative culturali, pari a 175.000 euro, è venuto a mancare, né esistono in bilancio altri contributi da enti pubblici o privati .

Un incremento così massiccio delle entrate, in anticipo sulle spese potenziali di un programma, per ora inesistente, di interventi di risanamento del monumento e di iniziative culturali e ambientali, dovrebbe far pensare a una possibilità di accantonamento di risorse per gli investimenti e le attività future.

Invece, le entrate sono tutte assorbite immediatamente da spese correnti.

 

“L’incremento massiccio di entrate” deriva esclusivamente dal passaggio attivo dal 01/01/2012 delle concessioni al Consorzio.

Ma in realtà questo incremento di €.2.288.018,65 ha già una destinazione in parte corrente (per effetto di una apposita convenzione stipulata con il Comune di Monza) principalmente per i seguenti rimborsi: rimborso personale Settore Parco (€.562.466,38), mutui (€.568.000,00), economato (€.86.500,00), gestione manutenzione verde (€.750.000,00). Per un totale di €.1.966.966,38.

Questo non ci consente di destinare nulla dell’investimento, salvo l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione che fuoriesce dal rendiconto 2011.

Per quanto riguarda il contributo della Fondazione Cariplo, lo stesso era con vincolo di destinazione pertanto non è un contributo ripetitivo annuale e peraltro, sussistendo ancora parte del finanziamento sarà impegnato antro l’anno.

 

- Tra queste, il primo dato che colpisce è una “Indennità di risultato del personale dirigenziale”, nella misura di 65.000 euro, che si aggiunge ai 261.000 di stipendio del Direttore e del personale dirigenziale ( un'altra unità) con relativi contributi previdenziali. Bisognerebbe proprio spiegare quali risultati meritino un premio, in base a quale misura del conseguimento di quali obiettivi, inesistenti per la mancanza di un programma.

 

Lo stanziamento rilevato di € 65.000,00 (massimo importo previsto nel Bilancio) non corrisponde alla percentuale da liquidare (per il 2011 si assesta sull’80% dello stanziamento).

Ai sensi di legge (150/2009) il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ha nominato l’OIV che provvede alla valutazione degli obbiettivi raggiunti. Tale valutazione viene poi resa definitiva da un decreto del Presidente e ratificata in CDG in pieno rispetto della normativa vigente. Nel caso di specie relativo all’anno 2011, è stato portato nell’ultimo Cdg che ha preso atto della valutazione del ex Presidente del Consorzio, Marco Mariani.

 

- Tra costi della dirigenza e compensi ai revisori dei conti (69.000 euro) si arriva a 330.000 euro. La somma rimborsata al Comune di Monza per il distacco di personale comunale (sette unità) al Consorzio ammonta a 649.000 euro (presumibimente comprendenti arretrati). A 69.000 euro ammontano le spese per consulenze e incarichi vari.

Più che raddoppiati sono i costi di gestione (da 196.000 a 465.000). Doverosa sarebbe una spiegazione sui 50.000 euro di “Spese per la realizzazione di prodotti promozionali e di comunicazione”.

Vi è poi una voce di rilievo (568.000) di “Rimborsi al Comune di Monza per mutui sul Parco”.

La voce “Prestazioni di servizi” sembra corrispondere più specificamente agli interventi sul Parco e in parte sulla Villa. Nel 2011 era di modesta entità (7.500 euro) e nel 2012 si attesta su 810.000 euro. Essa è costituita in massima parte dalla “Gestione integrata del verde”, che sembra accorpare molte altre voci (“Manutenzione patrimonio arboreo del Parco”, “Pulizia Parco e Giardini Villa Reale, eccetera) per le quali non vi sono stanziamenti. Forse sarebbe stato meglio esporre il dettaglio.

Unico accantonamento: 60.000 euro destinati a Fondo di riserva ordinario.

 

I costi di finanziamento aumentano rispetto al precedente anno per effetto del passaggio della gestione del compendio Parco e Villa Reale al Consorzio, avvenuta a partire dall’01/01/2012.

Quindi la competenza relativa ai costi di utenze, assicurazioni, manutenzioni, ecc., è in capo al Consorzio.

In questo momento altre al sottoscritto, e ad un Dirigente amministrativo, lavorano per il Consorzio a tempo pieno 2 dipendenti di Regione Lombardia in comando (il cui costo è quindi sostenuto da Regione!) e due incarichi professionali che comunque non generano costi per l’importo indicato, e comunque si tratta di una stima preventiva.

Il fondo di riserva (€ 60.000.00) è stato accantonato ai sensi dell’art.166 del T.U. 267/2000 che prevede la previsione di un fondo in un range dal 0,30% al 2% dello stanziamento delle spese correnti.

Per quanto riguarda lo stanziamento di €. 50.000,00 per prodotti promozionali, lo stesso è motivato dal fatto che non essendoci allo stato attuale alcun materiale promozionale (volantini, depliant illustrativi su Villa Reale e Parco di Monza ecc.) si è ritenuto opportuno prevederlo. Anche all’interno del finanziamento Cariplo è prevista una quota di comunicazione.

 

 

- Neanche un euro è destinato a spese in conto capitale, a differenza dell’esercizio precedente, che aveva almeno stanziato 129.000 euro, in prevalenza per manutenzioni straordinarie della Villa. Da notare che in una prima versione del preventivo in esame figuravano 410.000 euro, cancellati nella versione definitiva.

 

Il Consorzio non ha alcuna contribuzione straordinaria da destinare all’investimento proveniente dai Consorziati pertanto in “investimento” confluiscono solo l’applicazione dell’avanzo di amministrazione successivamente all’approvazione del Rendiconto.

- Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2012–2014.

Questa cosiddetta Relazione consta di ben 81 pagine, per lo più vuote o con indicazioni insignificanti sul piano programmatico, e comunque prive di una visione e un progetto organico per il futuro. Dal punto di vista delle previsioni, esse espongono per gli anni 2013 e 2014 soltanto delle cifre, in parte ripetitive degli stanziamenti del 2012, in parte riduttive o inesistenti. Soffermarsi su questi numeri è quindi inutile, mentre sembra opportuna qualche riflessione sul metodo.

Discorso sul metodo.

La Relazione si apre con una Premessa sconcertante: “La Relazione previsionale e programmatica della Comunità Montana (sic!) Consorzio Villa Reale e Parco di Monza per il periodo 2012-1014 adotta lo schema fissato dal Decreto (Modello N.3 per le Comunità Montane... integrandolo con ulteriori elementi...sulle tendenze del bilancio comunale (sic!)”.

Non si capisce perché l'estensore del documento abbia adottato questo schema, estremamente burocratico e dirigistico, costruito per enti diversi dal nostro Consorzio. Basti dire che esso spazia da una Sezione Prima: “Caratteristiche generali della popolazione, del territorio e dell'economia insediata e dei servizi dell'ente” a una Sezione Quinta: “Considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai Piani regionali di sviluppo, ai Piani regionali di settore e agli atti programmatici della Regione”.

Sarebbe stato logico, nel caso di una peraltro inammissibile insufficienza di competenze professionali, ricorrere a modelli di analoghi enti pubblici non imprenditoriali, preposti alla gestione di beni culturali e ambientali. Ci si sarebbe aspettato una relazione e prospetti specifici e trasparenti costruiti ad hoc per il Consorzio Villa e Parco di Monza, frutto di competenze adeguate in materia di pubblica amministrazione e di economia di imprese culturali e non profit. Ma evidentemente ci si trova di fronte a un bagaglio di pratiche burocratiche, non estensibili a visioni di più vasta portata.

 

La relazione revisionale e programmatica, così come il Bilancio di Previsione ed il Bilancio Pluriennale sono stati predisposti in attuazione del T.U. 267/2000 sulla base della modulistica approvata dal DPR 31 gennaio 1996, n. 194 che prevede i modelli di Bilancio utilizzabili per gli Enti.

I modelli disponibili sono:

  1. Provincia, comuni, unione di comuni, città metropolitane;

  2. Comunità Montane.

Ogni ente di finanza derivata (quale il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza) definisce la forma di Bilancio più idonea alla propria gestione nell’ambito di una scelta che ha queste due opzioni.

Scartando a priori il modello per Comuni (non abbiamo entrate tributarie, Polizia Locale, servizi sociali, ecc.) la forma più idonea in ambito di contabilità finanziaria è quella per Comunità Montane che esclude tutte le voci tipiche dell’ente Comune e coincide maggiormente con l’attività degli Enti Consorzio tanto che la maggior parte dei Consorzi all’attualità adotta tale forma di Bilancio.(si veda a tale proposito le forme di Bilancio di altri Consorzi quali Consorzio Parco Valle del Ticino, Consorzio Parco Adda Nord, Consorzio Parco Spina Verde,Consorzio Parco Valle del Lambro, Consorzio Parco di Montevecchia e Val del Curone, ecc. che utilizzano il modello “per Comunità Montane”).

Il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ha caratteristiche tali da renderlo un Consorzio “unico” nella sua fattispecie e pertanto non esiste una forma di Bilancio creata appositamente per l’Ente in questione, pertanto applicandosi il T.U. 267/2000 il modello gestionale utilizzato è definito nell’ambito dei modelli previsti dal DPR 31.01.1996, n.194.

La Relazione Previsionale e Programmatica non si puo’ definire “di 81 pagine vuote”. Essendo un Ente di recente istituzione ed avendo appena ricevuto in gestione i beni (1.1.2012) la relazione comincia appena ora il suo sviluppo. E’ infatti da apprezzare lo sforzo di aver costruito n.6 programmi gestionali con obbiettivi ben precisi e con collegato risorse ed interventi. Sicuramente negli anni questa relazione verrà potenziata e migliorata grazie anche all’acquisizione di ulteriori dati statistici da parte degli enti consorziati e grazie allo sviluppo di nuovi progetti.

 

- Del resto, anche il Bilancio annuale per il 2012 sembra basarsi su uno “schema” fatto per altri enti. Basti dire che per trovare i rimborsi al Comune di Monza per il personale distaccato al Consorzio non si deve cercare, come sarebbe logico e trasparente, sotto la voce “Personale e Organizzazione”, sia pure come trasferimenti, ma occorre “scoprirli” sotto la Funzione “Istruzione pubblica e relativa alla cultura e beni culturali”!

 

Per quanto riguarda la motivazione circa l’inserimento nella Funzione di istruzione pubblica e relativa alla cultura ed ai beni culturali, servizio di valorizzazione beni di interesse storico ed artistico, intervento “trasferimenti” del rimborso al Comune di Monza per il personale del Settore Parco, è derivante semplicemente dal fatto che non essendo al momento personale proprio del Consorzio ed essendo applicato alla valorizzazione del compendio Parco di Monza e Villa Reale, si è voluto mantener distinto un mero rimborso da spese di personale dirette.

 

- Conclusioni.

Entro il prossimo mese di novembre, il Direttore dovrà comunque presentare il vero “Documento programmatico annuale e pluriennale di attività e relativa previsione di bilancio” per il 2013 e per il periodo 2013-2015”.

Esso dovrebbe tradurre in proposte concrete le indicazioni di un “Piano strategico di sviluppo culturale” che rientra tra i compiti del Consiglio di Gestione, di cui esiste una versione redatta dal precedente direttore nel 2008, alquanto divagante rispetto ai reali problemi di recupero e valorizzazione culturale del monumento e comunque inattuale. Sembra logico pensare che anche la proposta di questo Piano strategico debba coinvolgere il Direttore, al quale lo Statuto attribuisce esplicitamente “funzioni di proposta e di impulso”.

Le basi per questo Piano, e per i documenti conseguenti, non mancano. Per il Parco, ci sono gli studi e i progetti che hanno dato vita alla Legge regionale 40/95, parzialmente realizzata, e un disegno di legge per il completamento e l'integrazione di quei progetti, giacente in Consiglio Regionale. Per la Villa, il Progetto Carbonara fornisce una prospettiva d'insieme di vasto respiro. Altri studi, proposte e progetti del passato a cui fare riferimento, offerti da personaggi di grande prestigio (ad esempio quelli di Annalisa Calcagno e Leonardo Benevolo) non mancano.

Per quanto riguarda un programma organico di iniziative culturali e ambientali di alto livello, gli esempi a cui rifarsi sono numerosi in Italia e all'estero, ovviamente da tradurre secondo la specificità culturale e ambientale della “Imperial Regia Villa e Parco di Monza”, simbolo (insieme alla Corona Ferrea) del rapporto storico tra Europa e Italia.

Ma temo che il management attuale del Consorzio non sia nelle condizioni di formulare proposte adeguate, anche perché privo di strutture dotate delle necessarie competenze, tra cui quel Comitato Scientifico previsto dallo Statuto ma mai insediato. Ed anche, occorre riconoscerlo, per il contesto politico-amministrativo in cui il management è costretto ad operare.

Ovviamente, la realizzazione di un disegno strategico richiede diversi anni, ben più di tre. Ma se le finalità e il progetto strategico non sono chiari e dichiarati costantemente, e gli ostacoli vengono rimossi anziché messi a nudo, anche le proposte per il breve termine rischiano di essere casuali e dispersive.

Credo che la cosa più importante oggi sia “fare il punto”, anche per mettere i vertici decisionali di fronte alle loro responsabilità. Per farlo servono molto meno di ottanta pagine, ma molto più dense.

E' quello che mi auguro avvenga entro il prossimo 30 novembre.

 

Come Direttore presenterò il Bilancio 2013 nel pieno rispetto dell’indicazione contenuta nello Statuto, di concerto con la previsione normativa che verra’ definita come tutti gli anni entro il 31 dicembre (decreti di proroga, ecc.).

In relazione al “Piano strategico” è corretto che il Direttore lo rediga previa consegna da parte del CdG degli indirizzi, in attesa che questi arrivino, sto lavorando ad una bozza che sarà portata nel CdG prossimo nel quale dirò chiaramente quali sono a mio avviso le priorità, e sarà sicuramente di meno di 81 pagine.

Circa la Sua considerazione circa le poche risorse a diposizione, mi trova d’accordo.

Da ultimo mi si consenta un’ ultima osservazione, tutta personale, riguardo a quel che si vuol fare di questo “unicum” rappresentato dalla Villa, dai giardini e dal Parco, in quanto noto che non vengono mai lesinate critiche, appunti, osservazioni, polemiche per chi ci sta mettendo oltre che la propria faccia, anche la propria passione e professionalità, mentre non vedo altrettante proposte e iniziative da parte degli stessi autori.

Io sono abituato a partire da quel che “c’è” non da quel che “manca”……

Con viva cordialità.

Lorenzo Lamperti