20130629-rifiuti-zero

29-30 giugno si terrà il terzo firma day per la riduzione degli sprechi, per la protezione dell'ambiente e della salute e molto altro

Se la politica nelle istituzioni fatica nella sua azione legislativa e soprattutto sembra priva di una visione a lungo termine, il mondo dei comitati e delle associazioni appare inarrestabile dopo il successo referendario del 2011.

Solo qualche mese fa sono state consegnate più di 50.000 firme per il reddito minimo garantito, argomento molto sentito in questo momento di crisi, e, al momento, un’altra battaglia è in corso.

Il prossimo week end 29-30 giugno si terrà il terzo firma day per la proposta di legge "rifiuti zero".

Il nome potrebbe suonare utopistico ed inattuabile, data la mole di spazzatura che quotidianamente produciamo nonostante la raccolta differenziata. In realtà il testo di legge si struttura in ventotto articoli, per nulla banali, precisi nel merito e ponderati nella fattibilità.

Nell'articolo 1 vengono esplicitate le finalità:

- riduzione degli sprechi nel ciclo produzione-consumi verso una politica rifiuti zero che tenda a ridurre la gestione dei rifiuti alla sola riduzione, riuso e riciclaggio nei cicli produttivi.

- protezione dell'ambiente e della salute.

- rafforzamento della prevenzione primaria dalle malattie attribuibili ai rischi indotti da inadeguate modalità di gestione dei rifiuti.

- il diritto dei cittadini all'informazione e alla partecipazione alle decisioni istituzionali in materia di salute, ambiente e gestione dei rifiuti.

Viene inoltre posto un'obiettivo minimo di riduzione del 20% della produzione di rifiuti (del 2000) entro il 2020, obiettivo questo già presente nel programma d'azione per l'ambiente della comunità europea, ma disatteso da quasi tutti i paesi europei dato che era previsto entro il 2010.

Scorrendo i ventotto articoli ci si rende conto che la proposta non si concentra soltanto su come smaltire i rifiuti, ma racchiude l'intero ciclo dalla nascita del prodotto.

Questa dunque non è solo una proposta di legge, ma una visione di una società migliore non negoziabile. Sempre più evidente è che o la nostra comunità prende coscienza di dover cambiare attuando un sistema di produzione, consumo e recupero, oppure saremo costretti a cambiare dalle calamità da noi create.

Quindi non soltanto è importante firmare, ma partecipare, prendere coscienza, informarsi ed informare.

Perché possiamo approvare la legge migliore del mondo, ma se non la mettiamo in atto come cittadini rimarrà solo un bel pezzo di carta scritto.
Ci saranno banchetti sparsi un pò in tutta Italia ed anche in Brianza organizzati da comitati o anche da partiti che sostengono questa campagna come Sinistra ecologia Libertà, Movimento 5 stelle, Rifondazione comunista. Oppure è possibile recarsi direttamente nel proprio comune per firmare, per vedere dove è possibile farlo basta consultare il sito:

http://www.leggerifiutizero.it

Gli autori di Vorrei
Stefano Aliprandi