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… si arriva così, dopo una deliziosa e ampia cascata, a Canzo… Liberamente tratto dal “ Diario del Viaggio in Brianza” che Stendhal compì nell’agosto del 1818.

L’itinerario ha inizio a Giussano, comune a nord di Monza. Dal suo campanile si può godere una vista stupenda: verso nord, a Inverigo, il castello del marchese di Cagnola, verso sud il duomo di Milano, a destra la chiesa di Rho, e più a destra ancora il campanile di San Gaudenzio a Novara. Ci portiamo a Inverigo. Dalla rotonda di palazzo Cagnola, oltre la pianura bagnata dal Lambro, si vede Monticello. A destra, guardando verso Novara, le montagne coperte di neve sbucano all’improvviso dietro le colline, e a sinistra si scorge il lago di Pusiano. Scendiamo quindi verso il laghetto di Alserio, vera oasi di pace. Si passa la cittadina di Erba e si sale, costeggiando il lago del Segrino. Si arriva così, dopo una deliziosa e ampia cascata, a Canzo e poi, dopo la più nota cascata di Vallategna, ad Asso. Le piccole e tortuose strade di Asso, con le loro ripide salite e il selciato scivoloso, ricordano la Madonna del Monte. Qui il Lambro, incassato tra le rocce sotto il Pontescuro, non è niente male. Da Asso, verso Rezzago, ai piedi della montagna scoscesa che sta a ponente del paese vi è un’altra deliziosa cascatella, ma noi ci incamminiamo subito verso il lago di Pusiano. Il lago è incantevole, ben delimitato a sud da piccole colline non molto alte e ben imboschite. Chi vuole può prendere una barca e arrivare all’isola dei Cipressi, già chiamata Delizie d’Adda. E’ più grande di quanto si creda, bella e malcurata, già di proprietà del Marchese Fabio d’Adda. Dall’isola, sempre in barca, si va a curiosare verso lo sbocco approntato per il Lambro, che quando è in piena defluisce nel lago e permette lo scorrimento di acqua verso la Brianza bassa; opera voluta e attuata da Eugenio di Beauharnais, quando era Viceré d’Italia. Con la barca si costeggia poi il lato meridionale del lago: fra i giunchi si possono cogliere dei bei fiori bianchi e fiori gialli che hanno qualcosa di esotico.

Continuiamo ora in direzione di Oggiono. La strada attraversa boschi di castagni attraverso i quali fa capolino a ogni momento il sole. Il lago di Annone appare giù in basso. Pare tagliato in due da una striscia di terra. Attraversando Annone si aprono a destra le più belle colline del mondo. In alto si scorge ancora palazzo Cagnola. Si arriva a Oggiono, ci si arrampica faticosamente sino alla nuova casa del generale Pino.

Da quel punto la veduta è a volo d’uccello: si vedono insieme il lago di Pusiano, Annone e i laghi di Alserio e Oggiono, e in fondo, forse, Milano nascosta da boscose colline.

Liberamente tratto dal “ Diario del Viaggio in Brianza” che Stendhal compì nell’agosto del 1818.

Sono passati due secoli da quel viaggio. Che sia cambiato qualcosa? Chi ha voglia, può fare lo stesso percorso e farci conoscere impressioni e commenti sui cambiamenti riscontrati.
Potremmo chiamarlo: “Sulle orme di Stendhal”.
Buon viaggio!