Monza Metropolitana: dopo le tante belle parole in concreto molto poco, alcuni ripensamenti e addirittura passi indietro (come nel nuovo Pgt).

Siamo da capo: Monza Metropolitana sta ritornando nella nebbia. Fortissima de­lusione anche dal documento del nuovo Pgt licenziato in questi giorni dalla Giunta Scanagatti. Per ottenere lo sviluppo della M5 da Bignami a Monza è fondamentale che la nostra città metta a disposizione uno spazio per la realizzazione del deposito treni della linea (oltre 6mila mq). Ci si aspettava che nel documento quello spazio fosse definito con chiarezza, ma non è così.

Rispetto alla prima bozza predisposta dalla Giunta, oggetto di nostre critiche sin dall’aprile scorso, un accenno alle infrastrutture della metropolitana è ricomparso nell’AcT01 Bettola-Casignolo, ma in modo inadeguato. Certamente in modo addi­rittura più debole di quanto non sia nel PGT vigente (Ambito 30b).

Insomma, sull’indispensabile deposito treni di M5 la giunta Scanagatti non fa passi avanti, anzi ne fa uno indietro. E a nulla valgono le recenti dichiarazioni del sindaco alla stampa, perché mai come in questo caso gli atti amministrativi sono fondamentali e sono gli unici ad avere peso.

Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Su Monza Metropolitana sentiamo tante belle parole, ma registriamo addirittura passi indietro. Lo studio di fattibilità, che era stato an­nunciato per dicembre, è già slittato a febbraio 2016. Nel nuovo Pgt di Monza, il deposito treni non è chiaramente previsto. Nonostante l’esistenza di anali­si e studi commissio­nati più volte dagli stessi enti pubblici, ora si tornano a sollevare dubbi sul­l’utilità della linea, mentre a Milano si riparla di prolungare la M5 dal­l’altra parte, cioè da San Siro a Settimo, e non fino alla Villa Reale. A questo punto, lanciamo un pubblico avviso alla politica: i cittadini non sono dispo­sti a farsi prendere in giro e sono pronti a mobilitarsi. Il metrò a Monza è indispensabile e soprattutto urgente”.

Associazione HQMonza
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