Tavola rotonda pubblica promossa dalla rivista Vorrei sul nuovo Parco Locale d’Interesse Sovracomunale
Molti, davvero molti argomenti sono stati posti alla platea di cittadini presenti presso la sala civica della biblioteca di Vimercate, tanto che la tavola rotonda è splafonata sia in orario, oltre la mezzanotte, che in interventi: se n'è aggiunto uno, ottimo, di Matteo Barattieri che con l’ausilio di slide ha illustrato il grado attuale di naturalità dei territori e i possibili interventi di sostegno alla biodiversità.
Un deserto ecologico, questa è stata la definizione usata da un agronomo intervenuto dal pubblico per definire le condizioni attuali del Parco Agricolo, non a caso come organizzatori abbiamo pensato di iniziare la serata con due relazioni di insegnanti della scuola di Agraria. I terreni del Parco nel corso degli ultimi anni sono stati sfruttati e prosciugati dall’uso di agricoltura intensiva, cancellando in breve tempo un grande patrimonio di conoscenza culturale accumulato nei secoli scorsi. Oltre ai terreni di superficie anche la prima falda del sottosuolo risulta inquinata e quindi non utilizzabile per l’irrigazione dei campi. Tenuti in considerazione questi aspetti, gli esperti agronomi hanno illustrato la possibilità di utillizzare tecniche di agricoltura naturale, già praticate in altre nazioni e in sperimentazione dalla scuola di Agraria nella Pieve di Perugia. Si tratta di colture che possono rivitalizzare i terreni e trovare contemporaneamente accoglienza in progetti di filiera corta avviate nel vimercatese dagli enti Parco del Molgora e del Rio Vallone e dalla rete DesBri, distretto di economia equo e solidale.
Già a partire dall’intervento di Pippo Civati è stata posta l’attenzione che proprio queste tematiche (alimentazione, agricoltura, ambiente ecc.) sarebbero i temi ufficiali dell’Expò 2015, laddove invece gli enti competenti passano attualmente il tempo in conflitti di carattere organizzativo, lasciando un amaro presagio sul risultato finale: la cementificazione di una delle ultime aree agricole del comune di Rho.
L’attenzione sulla qualità di questo progetto di riqualificazione agricola ed ambientale, perfettamente in linea con il tema dell’Expò, è stata posta anche dagli interventi degli amministratori vimercatesi, Roberto Rampi e Corrado Boccoli, mentre l’architetto Giorgio Brambilla ha contestualizzato la cascina Cavallera nel territorio, delineando attraverso cenni di identità storiche, possibili sviluppi futuri per le cascine supertstiti. Anche l’intervento dell’Assessore provinciale Pietro Mezzi si è perfettamente integrato negli argomenti,
definendo il Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) della Cavallera d’importanza strategica nel progetto complessivo della Dorsale Verde. Peraltro proprio Pietro Mezzi era reduce da alcuni incontri avvenuti nei territori della Brianza nei giorni precedenti e previsti nel progetto di Dorsale Verde, ovvero l’audizione di amministratori, cittadini, associazioni, aziende agricole, operatori economici e culturali ecc.
Un grande impegno che l’assessorato ha messo in campo. Erano presenti anche altri amministratori dei comuni interessati al Plis (Villasanta, Concorezzo, Arcore): Guido Battistini, Maria Grazia Montani, Enrico Nava, Roberto Lissoni e Fausto Perego.
Il tempo disponibile si è rilevato insufficente ad accogliere tutti i pareri, le proposte e le idee dei presenti, non resta che riproporre altre occasioni per dare impulso e concretezza a questo nuovo Plis, facendolo partire, come suol dirsi, “in quarta”.