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Come cambiare il corso della imperterrita conurbazione nel nord Milanese, ormai giunta allo stadio finale del consumo di suolo, oltre il 75% e salvare l’ecosistema indispensabile alla qualità della vita.

Il 3 novembre prossimo l’Associazione per i Parchi del Vimercatese propone un convegno sul difficile problema del consumo di suolo. Prendendo spunto dal Pgt di Cassinetta di Lugagnano, comune della provincia di Milano posto nel Parco del Ticino, che ha adottato il primo Pgt senza consumo di suolo, si vuole analizzare i meccanismi complessi che spingono i comuni ad urbanizzare il loro territorio, rapportandoli a possibili soluzioni.

Nella sua relazione (scarica da qui), Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano spiega in modo esauriente come ha operato la sua Amministrazione. per raggiungere il risultato prodigioso di zero consumo di suolo. Un’ altro Pgt a crescita zero di recente adozione è del comune di San Giuliano Milanese. L’Assessore Emiliano Zambarbieri http://emilianozambarbieri.wordpress.com/tag/pgt/ si è avvalso per stesura del piano dell’arch. Luigi Caprarella. Già relatore all’inizio dell’anno a un convegno, promosso sempre dall’Associazione Parchi a Usmate Velate, in cui ci ha spiegato come il percorso partecipativo, previsto dalla legge reg.12, sia un punto cardine essenziale per estrapolare gli aspetti meno negativi della discussa normativa urbanistica regionale ed esaltarne alcune potenzialità .

Per “masticare” ancora meglio i concetti funzionali ai possibili rimedi, porterà un notevole contributo Giorgio Ferraresi, da molti anni ordinario di urbanistica al politecnico di Milano, già a suo tempo maestro tra l’altro anche di Caprarella. Il progetto ecologico: produrre e scambiare valore territoriale. Sovranità alimentare e riappropriazione del territorio: questo è il titolo della relazione che terrà lunedì 3 novembre a Vimercate. Ferraresi non è nuovo nel vimercatese, una decade fa aveva già studiato e progettato diversi aspetti delle peculiarità del Vimercatese. Tra i primi lavori vi fu il Prg di Villasanta, la nascita di Ecopolis e poi il piano delle infrastrutture alternative alla Pedemontana: la famosa viabilità a “grana fine” progettata dalla società Polinomia. Tutti studi di alto livello che pure hanno lasciato una traccia ancora visibile. L’avvenire del territorio sta, secondo Ferraresi, nella riappropriazione del territorio, un concetto lineare e chiaro; proprio quando l’inurbazione della metropoli milanese sta producendo il massimo di perdita identitaria, l’agricoltura, le risorse naturali sono la chiave per arginare i complessi processi d’espansione della megalopoli milanese.

A concludere la serata sarà “la padrona di casa”, Laura Curti, assessora all’urbanistica di Vimercate, comune ancora in buona posizione di classifica rispetto al consumo di suolo, avendo infatti preservato quasi il 45% di terreni agricoli e ancora in grado di riprodurre quello che Ferraresi chiama valore territoriale. Il primo ostacolo per il mantenimento di questi numeri è il grave impatto che avrà sul territorio, soprattutto nel comune di Vimercate, il tracciato della Pedemontana. In passato l’ Amministrazione Comunale aveva tentato di avviare un Pgt sovracomunale, sull’idea di sostenere l’omogeneità del circondario, composto da vaste aree agricole e flussi policentrici e confidando sull’ esempio ben riuscito della condivisione dei servizi sociali, operata dal piano di zona con Offerta Tecnica.

La serata si preannuncia gradevole anche perché sono previste degustazioni di prodotti agricoli locali, con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcune produzioni di pregio delle filiere corte biologiche. Aderiscono numerose Associazioni: Slow Food Condotta di Monza e Brianza, Coldiretti Milano e Lodi, Legambiente Usmate, CIA Milano e Lodi, Rete Lilliput, Associazione Amici della storia della Brianza, Distretto di Economia Solidale della Brianza (DESBRI), ArcoreCiclabile, Wwf Vimercatese, Rete del nuovo Municipio.

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Zero consumo di suolo: è possibile un nuovo progetto ecologico di territorio?
Lunedì 3 novembre  ore 21
Auditorium della Biblioteca di Vimercate


Perverse leggi dello stato italiano permettono di pagare la spesa corrente di un comune con gli oneri di urbanizzazione: il tutto crea una spirale che conduce a un punto di non ritorno coincidente con l'esaurimento del suolo agricolo. Fortunatamente si cominciano a vedere esperienze concrete di piani di governo del territorio a sviluppo zero, ovvero casi di amministrazioni pubbliche che insieme ai cittadini hanno trovato vie alternative per finanziare i servizi comunali senza distruggere territorio;  si aprono inoltre prospettive di progetto ecologico di altra produzione di ricchezza e valore territoriale: neo-agricoltura di qualità locale ed ambientale e consumo equo e solidale.

L’Associazione per i Parchi del Vimercatese, con il patrocinio di agenda 21 del Vimercatese, presenta:
Domenico Finiguerra  Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
L'esperienza concreta di una amministrazione comunale che ha approvato un piano di governo
del territorio a sviluppo zero
Giorgio Ferraresi Ordinario di urbanistica del Politecnico di Milano
Il progetto ecologico: produrre e scambiare valore territoriale. Sovranità alimentare e
riappropriazione del territorio
Laura Curti Assessore all'urbanistica del comune di Vimercate
Il consumo del suolo a Vimercate : una ipotesi di crescita senza consumo di suolo

Moderatore  Roberto Brambilla Rete Lilliput / Associazione per i Parchi del Vimercatese
seguirà dibattito con il pubblico


Degustazioni. Durante la serata sarà  possibile  degustare la  “Patata di Oreno”  dell'azienda Agrifoppa di Giuliano Fumagalli, il pane biologico della filiera corta del Distretto di economia solidale della Brianza prodotto con il grano dell'azienda Co.A.Fra. Di Cernusco sul Naviglio ( Cascina Nibai ) e la  birra prodotta  artigianalmente  dal birrificio  Menaresta

Hanno aderito:
Slow Food Condotta di Monza e Brianza
Coldiretti Milano e Lodi
Legambiente Usmate
CIA Milano e Lodi
Rete Lilliput
Associazione Amici della storia della Brianza
Distretto di Economia Solidale della Brianza (DESBRI)
ArcoreCiclabile
Wwf Vimercatese
Rete del nuovo Municipio 

Definiamo insieme il futuro: che fare del nostro territorio? 
La serata di lunedì 3 novembre, ha lo scopo di far riflettere sul problema della progressiva cementificazione del nostro territorio e sulle esperienze amministrative che hanno portato a risultati positivi oppure a casi assai discutibili. Da un lato vuol far conoscere l'esperienza innovativa del comune di Cassinetta di Lugagnano, che ha visto amministrazione e cittadini collaborare per evitare di consumare altro suolo con nuove lottizzazioni; dall'altro vuol evidenziare le grandi contraddizioni urbanistiche del nostro territorio. Vuole infine mostrare nuovi valori e nuove modalità per la “progettazione ecologica del territorio”. 
Perché porsi il problema del consumo del suolo? Innanzi tutto ricordiamo che l'Assessorato al Territorio, ai Parchi e Agenda 21 della Provincia di Milano l'8 ottobre scorso ha presentato i risultati dello studio sull'impronta ecologica della Provincia. Il valore medio dell'impronta per gli abitanti della provincia di Milano è in linea con il valore medio italiano (4,17 ha/ab); il fatto preoccupante è che il territorio “naturale” rimasto a disposizione dei milanesi (la biocapacità) è molto ridotto per cui il deficit di un abitante della nostra provincia (4,03 ettari/ab) è ben superiore a quello medio italiano (3,1 ha/ab): una differenza in peggio di circa il 30%! Per essere in equilibrio ecologico i nostri comuni dovrebbero avere una superficie di oltre 60 volte quella reale.   Questi dati fanno capire quanto sia importante fare ogni sforzo per:
• tutelare il terreno agricolo dalla cementificazione causata sia dalle grandi opere (Pedemontana, EXPO, BRE.BE.MI ecc. con le annesse edificazioni che saranno aggiunte a contorno, vedi autostrada Milano Venezia) sia dal cosiddetto sprawl urbano (la città diffusa) dovuto al dilagare di case e villette
• sostenere progetti come la Dorsale verde, una sorta di “autostrada per la fauna” che potrebbe collegare il Ticino all'Adda grazie ad una serie ininterrotta di di terreni coltivati o boscati. 

La tutela del territorio agricolo rimasto è importante dal punto di vista della sicurezza alimentare, dell'equilibrio ecologico, del mantenimento di una fondamentale attività economica, quella dell'agricoltura, che tra i vari benefici ha anche quello di mantenere il paesaggio (a costo zero per le amministrazioni pubbliche), paesaggio nel quale (ancora a costo zero) possiamo rigenerarci lo spirito ritrovando un minimo di contatto con gli animali e le piante. 
E' inoltre importante valutare un altro aspetto. Spesso i comuni per poter coprire la spesa corrente approvano lottizzazioni dalle quali ricavano oneri di urbanizzazione.
Le lottizzazioni però portano nuovi abitanti e questi comportano la creazione/potenziamento di nuovi servizi generando nuove spese. In questo modo si crea un circolo vizioso che alla fine porta all'esaurimento di tutto il territorio disponibile.

Occorre quindi che le amministrazioni locali inizino al più presto a pensare a come sostituire queste entrate con altre: in questo processo è fondamentale il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini da motivare grazie ad un'opera di formazione/informazione. 

Percentuale di copertura del suolo dei vari comuni della Brianza e del Vimercatese
3 - 25%  Cornate d'Adda,Bellinzago, Inzago, Pozzuolo M.
26 - 41%  Aicurzio, Bellusco, Busnago, Caponago, Correzzana, Mezzago, Ornago, Roncello, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate
42 - 58%  Agrate, Arcore, Bernareggio, Burago, Camparada, Carnate, Concorezzo, Lesmo, Ronco Briantino
59 - 76%  Biassono, Brugherio, Carugate, Macherio, Monza, Sovico
77 - 100%  Villasanta, Vedano al Lambro, Lissone

Per vedere lo studio sull'impronta ecologica della provincia di Milano e sapere cosa è:
www.provincia.mi.it

Osservatorio PGT del Vimercatese: 
www.pgtvimercatese.it

wwww.retelilliput.org

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.