20090305-lambro.jpg

Sabato 7 marzo a Triuggio le associazioni si incontrano per valorizzare il fiume

Riceviamo e pubblichiamo

UN FORUM DELLE ASSOCIAZIONI
PER TUTELARE E VALORIZZARE IL LAMBRO

( 7 marzo, ore 10- 15 con pausa, presso la sede del Parco a Triuggio )

Il fiume, attraverso tanti racconti e esperienze, si è presentato a noi aprendo la sua valigia carica di patrimoni culturali e sociali, di storia agricola e industriale, di bellezze ambientali e naturalistiche.
Il Parco della Valle del Lambro ha avviato le procedure, consultando le numerose associazioni, per la V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) per la definizione del P.T.C. (Piano  Territoriale di Coordinamento).
L’auspicio che muove questa iniziativa è quello di tentare di proporre osservazioni e idee attraverso sintesi condivise, che diano forza alla grande esperienza dell’associazionismo che si è mobilitato sulle tematiche del fiume Lambro.
Vi sono pericoli di pressione, anche nelle stesse proposte di legislazione regionale, per compromettere e snaturare la funzione del Parco. Per questo una:

L’ASSEMBLEA DELLE ASSOCIAZIONI PER AVVIARE IL CONFRONTO
L’invito che rivolgiamo alle associazioni è per un incontro che si terrà presso la sede del Parco a Triuggio il  7 marzo con inizio alle ore 10 per discutere insieme le osservazioni alla V.A.S. e, dalle 12,30 alle 15 per confrontarci sulle varie esperienze e proposte come:

LE ASSOCIAZIONI NEL CDA DEL PARCO

IL LAMBRO, COME STA, COME DIFENDERLO

QUANTA RICCHEZZA LUNGO IL SUO PERCORSO

LE AREE DISMESSE, GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E IL RUOLO DELL?AGRICOLTURA

IL LAMBRO, UN ITINERARIO DI VALORI E UN GRANDE PATRIMONIO

I P.G.T. DEI COMUNI E GLI INTERESSI SULL’AREA DEL FIUME

LA PRESENZA E IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI

(relazioni di  Luciano Erba e arch. Alfredo Viganò e contributi di cittadini e associazioni tra cui: Le Contrade di Inverigo; Il Comitato Bevere di Brioso, Amici della Natura; Triuggio; La Commissione; Cultura alternativa  di Carate Brianza; Il Comitato Valle Lambro di Verano Brianza.

***

UN FORUM DELLE ASSOCIAZIONI
PER TUTELARE E VALORIZZARE IL LAMBRO


COME È NATA L’IDEA DI INCONTRASI

I primi giorni di novembre Enrico Mason, che con la Commissione Cultura Alternativa di Carate Brianza ormai da venti anni è impegnato in molte attività a tutela del Lambro come patrimonio territoriale ambientale e naturalistico, culturale e sociale, sollecitava alcuni rappresentanti delle associazioni del territorio della media Brianza sensibili a queste tematiche ad un incontro finalizzato a sviluppare una chiacchierata attorno al Lambro, come se fosse un nostro parente molto stretto o meglio un amico, per discutere su cosa è possibile fare oggi.

All’invito hanno risposto associazioni di Briosco, Triuggio, Inverigo, Carate e Verano che ha partecipato anche con l’intera giunta.

Il Lambro, come un amico, ci ha parlato attraverso le storie e le esperienze delle varie associazioni, le competenze di tecnici come il dott. Luciano Erba e il geom. Alfredo Vigano, vicepresidente del Cda del Parco. Ci ha parlato anche attraverso il “sogno” di personaggi che sul Lambro hanno creato cultura come l’evento del mito Befana sul Lambro che permette di far rivivere il fiume con i desideri di grandi e piccini.
Il fiume, attraverso tanti racconti e esperienze, si è presentato a noi aprendo la sua valigia carica di patrimoni culturali e sociali, di storia agricola e industriale, di bellezze ambientali e naturalistiche.

La chiacchierata fra noi è stata molto bella e molti sono stati gli appuntamenti cheabbiamo tenuto a Verano, grazie all’ospitalità dell’amministrazione; pensiamo però che se vogliamo veramente bene al nostro fiume dobbiamo aspirare a coinvolgere molte altre associazioni e persone che, come noi, hanno a cuore il fiume, la sua tutela e valorizzazione.

IL CONFRONTO CON IL PARCO
Questa esigenza è ancor più attuale se pensiamo che già da fine Febbraio il Parco avvierà le procedure, consultando le numerose associazioni, per la V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) per la definizione del P.T.C. (Piano  Territoriale di Coordinamento).
L’auspicio che muove questa nostra iniziativa è quello di tentare di proporre osservazioni e idee attraverso sintesi condivise, che diano forza alla grande esperienza dell’associazionismo che si è mobilitato sulle tematiche del fiume Lambro.
Già oggi la presenza e la forza propositiva dell’associazionismo è mortificata da una impostazione che vuole ridurre il processo della verifica e del confronto su pareri a “semplice procedura” in cui i funzionari si attengono asetticamente a norme, prescindendo da una corretta interpretazione che tenga conto di indirizzi e principi di tutela che sono alla base della costituzione del Parco, che si richiamino quindi ai valori costitutivi il Parco; i valori, i principi e gli indirizzi devono diventare vincoli e non devono invece sottostare alle esigenze di mediazioni e interpretazioni a favore delle varie urbanizzazioni che sul parco si sono realizzate e sono ancora in programma.

Se pensiamo che proprio lo scorso dicembre la Giunta della Regione Lombardia ha presentato una proposta di legge che prevede la trasformazione del Parco in una Società per Azioni è possibile prevedere una involuzione di questo processo che spoglia il fiume e il Parco Lambro dalle sensibilità e dalle attenzioni tipiche di è chiaramente di “parte”, dalla parte del Lambro, ossia di chi gli ha dedicato il proprio impegno civile, sociale, culturale, artistico e professionale.

L’ASSEMBLEA DELLE ASSOCIAZIONI PER AVVIARE IL CONFRONTO

L’invito che rivolgiamo alle associazioni è per un incontro che si terrà presso la sede del Parco a Triuggio il  7 marzo con inizio alle ore 10 per discutere insieme le osservazioni alla V.A.S. e, dalle 12,30 alle 15 per confrontarci sulle varie esperienze e proposte.

Di seguito alcuni dei punti che proponiamo per il confronto.   
PROPOSTE PER IL CONFRONTO

Per l’incontro proponiamo sin d’ora alcuni argomenti in agenda, cui potranno sin d’ora aggiungersi altre proposte.

LE ASSOCIAZIONI NEL CDA DEL PARCO
Anzitutto, e con chiarezza, vorremmo discutere della necessità di prevedere una modifica allo statuto del Parco in modo da prevedere la presenza, formale e non consultiva, dell’associazionismo, ciò anche alla luce degli orientamenti della Regione Lombardia.

Le modalità per l’individuazione delle personalità che dovranno rappresentare l’associazionismo sarà discusso e deciso nelle varie assise con modalità e regole che saranno discusse e decise dalle associazioni.

IL LAMBRO, COME STA, COME DIFENDERLO
Altri argomenti invece riguardano il fiume, la qualità del fiume, non solo del letto dove scorre, ma di tutto il bacino e del suo alveo, delle bevere e del contesto territoriale.

Di conseguenza, la conoscenza e il dibattito sulle normative comunitarie, nazionali e regionali, il dibattito attorno alla concezione di Parco, non come Parco urbano con tutte le conseguenze urbanistiche, ma di Parco “naturale” integrato nella storia, nella cultura e nel territorio che lo accoglie.
Quindi, sul come l’impegno delle associazioni e dei tanti singoli può svilupparsi per questi obbiettivi.

QUANTA RICCHEZZA LUNGO IL SUO PERCORSO
Dalle associazioni si chiede lo sforzo di arrivare all’incontro con documenti che permettano di mappare gli elementi valoriali e di interesse idrico, naturale, culturale e storico, le aree di interesse agricolo al fine di valutare la qualità e la compatibilità degli insediamenti agricoli.

LE AREE DISMESSE E GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
Altro aspetto di grande rilievo riguarda le aree dimesse e la presenza lungo tutto il corso di molti insediamenti industriali e di presenza di elementi di archeologia industriale.

IL LAMBRO, UN ITINERARIO DI VALORI E UN GRANDE PATRIMONIO
L’obbiettivo è di costruire un percorso lungo il fiume, condiviso e riconosciuto dalle varie associazioni, con tutti i punti da valorizzare, da salvaguardare e difendere, da risanare recuperando i valori originali legati a quel sito che possono essere naturali, storico-culturali per gli eventi e le iniziative che l’hanno caratterizzato, economico e del lavoro.

I P.G.T. DEI COMUNI E GLI INTERESSI SULL’AREA DEL FIUME
Molti Piani di Governo del Territorio elaborati dai comuni, individuano queste aree per progetti di “risanamento” o di “recupero” spesso incompatibili se non stravolgenti  la realtà del Parco.
Occorre quindi conoscere queste aree a rischio, che possono essere vere e proprie “bombe a orologeria” per il fiume e il suo territorio, discutendo su linee per interventi di recupero e risanamento che possano essere coordinati e omogenei ad un progetto unitario di Parco.

Nelle linee del P.T.C. del Parco chiediamo che vi siano linee di intervento per i piani di recupero e di risanamento che siano vincoli simili a tutto il territorio, ossia che permettano, almeno all’interno dell’area “naturalistica” del parco, di avere modelli di intervento unici, decisi e coordinati dal Parco in modo da evitare interpretazioni a arlecchino, a seconda dei Comuni e delle pressioni che intervengono.
Quindi prevedere all’interno dell’area naturalistica del Parco un unico modello di piano di recupero e risanamento a cui tutti i soggetti che intendono intervenire per diversi utilizzazioni agricole, insediamenti commerciali o agri-turistici, urbanizzazioni e variazioni di destinazione d’uso dovranno attenersi.
Individuare quindi l’area “naturalistica” del parco come area a vincolo naturale e ambientale con conseguenti atti e strumenti normativi.

LA PRESENZA E IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI
Da ultimo invitiamo tutte le associazioni a portare documenti che permettano di ricostruire l’esperienza delle singole associazioni sul territorio in cui hanno operato, ma anche di sollecitare la partecipazione e la disponibilità alla collaborazione di questo progetto per le varie professionalità tecniche e scientifiche, nonché culturali. 

Troviamoci tutti presso la sede del Parco a Triuggio
7 marzo alle ore 10 osservazioni alla V.A.S.
dalle 12,30 alle 15 esperienze e proposte
relazioni tematiche con proiezioni di documenti di:
arch. Alfredo Vigano, e Luciano Erba


LE ASSOCIAZIONI: LE CONTRADE DI INVERIGO, IL COMITATO BEVERE DI BRIOSCO, AMICI DELLA NATURA –TRIUGGIO, LA COMMISSIONE CULTURA ALTERNATIVA DI CARATE BRIANZA, IL COMITATO VALLE LAMBRO DI VERANO BRIANZA, e altri cittadini che hanno partecipato agli incontri.