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Le proposte presentate nell'incontro pubblico promosso dal PD

Venerdì 6 marzo, al Binario 7 di Monza si è tenuto il primo incontro pubblico per discutere del futuro del Parco e della Villa Reale, di fronte alle importanti novità degli ultimi mesi.

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I relatori dell’incontro: al microfono Gioia Gibelli, dell’Università di Genova, seduti da sinistra Giuseppe Civati, consigliere regionale, Roberto Scannagatti, capogruppo PD in consiglio comunale a Monza, Gimmi Perego, coordinatore del Forum sul Parco e la Villa Reale.

Le molte ed importanti novità vedono il coinvolgimento della Villa Reale come sede di alta rappresentanza per Expo 2015, il progetto per il suo restauro, realizzato dal raggruppamento Carbonara, giunto alla fase preliminare, l’accordo strategico tra Ministero per i Beni e le Attività culturali, regione Lombardia, comuni di Monza e Milano per l’istituzione di un consorzio per la gestione della Villa Reale ed il Parco di Monza.

Lo statuto di questo consorzio, infatti, è in discussione in questi giorni nel Consiglio Comunale di Monza: l’incontro, quindi, è arrivato al momento opportuno.

E’ da sottolineare, comunque, la scarsità di informazioni che le istituzioni coinvolte hanno dato finora alla cittadinanza. Ci ha pensato quindi il Forum sul Parco e la Villa Reale del Partito Democratico, che dall’autunno dell’anno scorso sta lavorando su questi temi e nella sua prima uscita pubblica ha voluto informare i cittadini e lanciare proposte concrete.

Nel primo intervento, l’architetto Gioia Gibelli dell’Università di Genova ha illustrato il ruolo attuale del Parco di Monza, il suo grande valore non solo ambientale e culturale, ma anche climatico ed idrogeologico per l’area metropolitana milanese, i problemi derivanti dalla sua frammentazione e dagli usi impropri, le enormi potenzialità per il futuro, visto che “I parchi sono gli oggetti più democratici che esistono”.

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Il Parco è quasi un’isola di natura, ma è fortemente condizionato dal suo intorno

Nel mio intervento ho cercato prima di tutto di sottolineare l’opportunità storica, non solo per la nostra città, ma anche per tutta la provincia e la regione, che la valorizzazione dell’enorme patrimonio rappresentato dal Parco e dalla Villa Reale può rappresentare.

Opportunità nel bene, ma anche nel male, perché il successo di questa valorizzazione non è per niente scontata. Solo un processo partecipato, trasparente e condiviso potrà dare le opportune garanzie per evitare i rischi di una gestione inadeguata, con conseguente spreco di risorse, di una ulteriore privatizzazione di componenti importanti del patrimonio pubblico, per non parlare dei rischi di lottizzazione politica, inefficienza, clientelarismo.

Il lavoro del Forum ci ha portato ad elaborare delle proposte concrete.

Siamo convinti che per affrontare in modo adeguato la valorizzazione unitaria di Parco e Villa Reale sia necessario comprendere prima di tutto la sua dimensione culturale, e solo in quanto tale economica, della risorsa di cui si discute. E’necessario, quindi, superare ogni provincialismo, pensare in grande, e richiedere risorse adeguate per affrontare un compito di livello europeo.

Per quanto riguarda lo statuto in discussione, è fondamentale venga prevista l’adeguata rappresentatività degli enti fondatori, in rapporto al patrimonio conferito. Altrimenti è possibile che Monza veda il proprio patrimonio in balia di volontà altrui. Anche per questo è importante lasciare aperta la possibilità di un futuro allargamento del Consorzio ad altri enti competenti o comunque coinvolti, purché non in conflitto di interessi ed il coinvolgimento dell’associazionismo volontario. Proponiamo inoltre il consorzio si doti di una struttura decisionale e gestionale di altissimo livello, in termini di competenze ed efficacia, per essere all’altezza del considerevole impegno di valorizzazione di un patrimonio di enorme valore. Infine va fatto tutto il possibile per evitare che la formazione del nuovo Consorzio Villa Reale e Parco di Monza comporti la sottrazione di Parco e Villa dal Consorzio Parco Valle Lambro.

Per quanto riguarda il progetto di restauro della Villa Reale, la preoccupazione economica sembra portare ad una semplice “messa a reddito” degli immobili, offrendo al privato il 50% degli spazi, come se vi fosse già sfiducia sulla possibilità di far rendere adeguatamente gli spazi rimasti pubblici.

Pensiamo che invece sia fondamentale il coinvolgimento di grandi istituzioni museali, come la fondazione Guggenheim di Venezia, il museo Vitra di Basilea, il Victoria & Albert di Londra. Inoltre è necessario tenere conto degli enormi effetti economici indotti sul capitale sociale non solo della Brianza, ma regionale e nazionale.

Ancora, è necessario definire tempi rapidi una sede alternativa per l’Istituto d’Arte da parte della nuova Provincia di Monza e Brianza

Infine, ma è una delle proposte che sosteniamo con maggiore forza, il Forum propone , che in parallelo al restauro della Villa Reale venga predisposto un Piano di rinascita per il Parco, per riportarlo agli antichi splendori e alle funzionalità lungimiranti del progetto originario, opportunamente rivisitate alla luce delle esigenze culturali, ambientali e sociali attuali e future. E per andare sul concreto, ha già distribuito durante l’incontro una lista di proposte realizzabili subito.

Giuseppe Civati, consigliere regionale, illustrando la politica regionale per l’ambiente, ha sottolineato i tanti e gravi problemi di una maggioranza che vuole andare sempre di più verso la deregulation, smantellando le tutele e gli stessi parchi. Ha confermato il suo impegno per una riedizione della legge regionale 40 del 1995, opportunamente modificata, per dare sostegno al piano di rinascita per il Parco di Monza.

Roberto Scannagatti, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Monza ha illustrato lo stato dell’arte della discussione in corso sullo statuto, e gli importanti emendamenti che il suo gruppo intende presentare, offrendo anche di elaborarne di nuovi, in presa diretta,sulla base degli interventi del pubblico.

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Il pubblico durante l’incontro

A dimostrazione del grande interesse sul tema, molti ed appassionati sono stati gli interventi dal pubblico, tanto che è stato necessario contenerli per non superare troppo l’orario di chiusura della sala. A partire dall’assessore al Parco ed alla Villa Reale, Pierfranco Maffè, seguito da associazioni come Legambiente e Comitato per il Parco, esperti forestali e geologi, ambientalisti, fino a genitori di studenti dell’Istituto d’Arte, giustamente preoccupati per la sorte della scuola.

Il Forum ha annunciato che oltre a lavorare per sostenere le proposte illustrate, approfondirà il progetto preliminare per il restauro della Villa Reale, che potrà essere il tema per un prossimo incontro pubblico.