Manifestazione in difesa del Parco del Curone, duemila persone, deputati e amministratori locali scendono in campo
3 parlamentari, una ventina tra sindaci e assessori dei Comuni coinvolti, duemila persone. Nel momento del bisogno rileviamo che la Brianza ha ancora un’identità politica da esprimere, ha ancora voglia di dire e difendere, partecipare. Ieri intorno a Cascina Bagaggera – obiettivo delle prime possibili trivellazioni esplorative da parte dell’azienda petrolifera Po Valley (leggi Edison) – si sono incontrate tante strade e sensibilità per un pomeriggio che, anche se non sappiamo ancora per quali motivi e con quali risultati, rimarrà negli anni.
Mi permetto un’unica sottolineatura: dopo tanta ambiguità, anche ieri, tra le file del corteo, erano pochi gli uomini di Lega e Pdl, si sentiva la pesante assenza di un rappresentante della Provincia (che in questo modo marca ancor più la propria ambiguità, proteggendosi dietro un silenzio imbarazzante).
Va sottolineato e va detto, lo abbiamo detto soprattutto ai pochi leghisti e pidiellini presenti: è una battaglia del territorio tutto insieme, e a noi pare assurdo dividere le posizioni su questi temi che sono, devono essere, “trasversali”. Dobbiamo invece chiedere la massima collaborazione perché, alla fine dei conti, in Provincia, in Regione a Roma sono Pdl e Lega al governo e sono i rappresentati locali di queste fazioni che devono prendersi la briga di aprire un dialogo con le proprie sedi centrali, adoperarsi perché la Brianza lecchese venga ascoltata anche laggiù, a Roma.
Di seguito, Kuda, tempestivo come sempre, offre un primo documento filmato del bel pomeriggio.
Dal blog di Alfio Sironi