Il Road-Shock alla terza tappa
Circa 120 persone hanno partecipato al Road-Shock di Desio. Come ormai consuetudine l'assemblea è stata introdotta dalla relazione dell'architetto Paolo Conte che ha illustrato il lungo lavoro fatto da Insieme in Rete per uno Sviluppo sostenibile nel corso dei due anni della sua esistenza.
Successivamente è intervenuto il presidente di Lagambiente Lombardia Damiano Di Simine. La Lombardia, ha detto, sconta un ritardo ventennale nelle soluzioni del problema dei trasporti, non è mai esistito e non esiste a tutt'oggi un vero piano regionale, ma soltanto una serie di progetti - quasi tutti autostradali - che tagliano le campagne lombarde senza una vera coerenza verso le reali necessità. La Pedemontana è stata indicata come collegamento all'aeroporto di Malpensa, in realtà non aveva molto senso collegare con ulteriori strade uno scalo già abbondantemente servito, ma semmai le province di Varese e Como con un passaggio più veloce verso la A4 per Venezia. Legambiente non si oppone per principio al piano delle opere, ma valuta attentamente ogni singolo caso e in questo occasione ha fin da subito appoggiato il lavoro delle associazioni locali, giacchè sono di fondamentale importanza le decisioni e le richieste che nascono nei territori.
Daniele Cassanmagnago ha concentrato il suo intervento verso uno dei problemi più scottanti del nord Milano e in particolare per Desio, la diffusione delle mafie, ombre inquietanti sulle grandi opere e anche sui cantieri di Pedemontana prossimi a venire. Com'è noto Desio è una delle cittadine più colpite dall'ingerenza del fenomeno mafioso.
Sergio Mariani, consigliere comunale di Alternativa verde per Desio, ha esposto le problematicità del PGT di Desio, un piano incoerente che manca clamorosamente di aree verdi fruibili dalla cittadinanza, in cui non viene affrontato adeguatamente il recupero di molte aree in stato di degrado.
Gli interventi del pubblico si sono concentrati soprattutto sul tracciato cittadino di Pedemontana. Sono intervenuti alcuni esponenti del comitato che aveva raccolto centinaia di firme nei quartieri. È stato palesato l'abbandono e la solitudine delle centinaia di cittadini espropriati da Pedemontana. L'amministrazione locale non ha informato né seguito minimamente i cittadini, che spesso hanno appreso di essere espropriati dagli elenchi pubblicati sui giornali.
La prossima tappa del Road-Shock è prevista a Mozzate per venerdì 27 novembre 2009, presso il cinema dell'Oratorio di San Martino, Piazza Santa Maria Solaro.
Intervengono:
PAOLO CONTE - Insieme in rete;
ALESSANDRO GALLI - tesi di laurea sulla devastazione dei boschi di Mozzate da parte della Pedemontana;
ARTURO LANZANI - Prof Politecnico Milano
MARCO PONTI - ex membro Banca Mondiale - Professore Politecnico di Milano
http://www.alternativaverde.it/rete/index.html
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