Dalla Cascinazza al Parco Valle Lambro,
il verde rimasto è sempre sotto il mirino dei palazzinari
Da decenni, a Monza, lottiamo per difendere una delle ultime aree verdi rimaste in città, quella della Cascinazza.
Nonostante sia stata sempre destinata a verde negli strumenti urbanistici. Nonostante sia stata compresa nel Parco di Cintura adottato nel 1997 dallo stesso sindaco leghista che oggi ci governa. Nonostante la condanna della proprietà a risarcire le spese. Nonostante sia un'area a rischio esondazione. Nonostante il nuovo Piano di Governo del Territorio approvato nel 2007 permetta, in pratica, solo la ristrutturazione della cascina esistente. Gli appetiti su quell'area sono sempre forti. Infatti la variante al Piano di Governo del Territorio della nostra città, resa pubblica da qualche settimana, prevede la sua cementificazione, e tutta l'opposizione sta raccogliendo le firme per difendere la Cascinazza e le altre aree verdi di Monza.
Dopo la discussione del Bilancio, appena avviata, e probabilmente dopo le elezioni regionali, il Consiglio Comunale di Monza discuterà la Variante ed allora dovremo essere tutti pronti.
Ma intanto un'altra pesante minaccia (quanto pesano 150.000 metri cubi di cemento?) è comparsa vicino a noi, nel Parco della Valle del Lambro, nel territorio di Arcore. Ti ricorda qualcosa? No, non la la Gilera. Grazie alla denuncia di Fausto Perego (bravo, il mio omonimo!), consigliere di opposizione del PD, subito rilanciata da Pippo Civati, siamo venuti a sapere del progetto di Milano 4 ad Arcore. La bellezza di 25 palazzi da tre piani, 400 appartamenti, che ospiteranno 1.200 nuovi residenti. Un investimento di 220 milioni di Euro, sul quale è facile immaginare quale sarà il guadagno per Idra, l'immobiliare del Cavaliere.
Naturalmente su di un'area verde, ed in più dentro un parco regionale.
Ma allora, mi chiedo, a cosa servono i parchi?
Solo ad aspettare che arrivi il potente di turno, che per caso è anche il leader del partito che governa gran parte dei comuni, delle province e la Regione? Solo a conservare le aree libere finché non servono alla speculazione?
Il comune di Arcore, di fronte a milioni di euro di oneri di urbanizzazione previsti, non sembra avere intenzione di opporsi. Il tam-tam tra gli oppositori e gli ambientalisti di questi giorni, ha lanciato una prima iniziativa, grazie all'infaticabile Pino Timpani: sommergere di email il Presidente del Parco della Valle del Lambro, Emiliano Ronzoni.
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Dal blog di Gimmi Perego