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Si può aiutare lo sviluppo del pianeta partendo dal proprio territorio?
Se n'è discusso a Verde Futuro, la settimana scorsa a Cavenago.

 

 

Non assistere da spettatori, ma essere protagonisti del futuro del nostro territorio. E dell’intero pianeta. È questo il senso di Verde Futuro, la manifestazione dedicata a uno sviluppo ambientalmente sostenibile che si è tenuta dal 7 al 10 maggio scorsi a Cavenago Brianza.

Al centro del dibattito, energia e fonti rinnovabili: la gestione più efficiente dell’energia e l’utilizzo di queste fonti sono lo strumento principale per un risparmio energetico che assicuri la crescita anche nei prossimi anni, pure in presenza di risorse sempre più scarse. L’essere consapevoli delle problematiche legate all’ambiente, infatti, non è sufficiente se non è finalizzato a mettere in opera misure e azioni concrete che siano, ove possibile, anche di stimolo all’economia sul territorio.

 

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L’evento si colloca nel quadro di una serie di attività che vede da tempo il Comune di Cavenago come realtà virtuosa nel campo dell’energia sostenibile. Fulcro dell’appuntamento, un convegno, tenutosi sabato 8 maggio, dedicato proprio alle problematiche legate al clima e all’ambiente, al fabbisogno energetico a livello nazionale e a tutta una serie di tematiche correlate.

Verde Futuro nasce dunque dalla volontà di coltivare una diversa consapevolezza del futuro del pianeta cominciando da ciò che è più vicino a noi, dal territorio, per il quale ha proposto una “rassegna della sostenibilità”, un approfondimento di argomenti e un’esposizione degli strumenti per raggiungere gli obiettivi. Organizzato dal Comune di Cavenago, il convegno ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza, Confindustria Monza e Politecnico di Milano.

 

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Il convegno del sabato, in particolare, è stato caratterizzato da una ricca gamma di contenuti che, partendo dalla descrizione generale della situazione climatica mondiale, sono arrivati a illustrare concretamente percorsi e progetti realmente attuati puntando a uno stile semplice e diretto. Lo scenario generale è stato illustrato dal prof. Stefano Caserini, docente di Fenomeni di Inquinamento al Politecnico di Milano. Il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, on. Angelo Alessandri, attingendo alle metafore di Tolkien si è soffermato sulle problematiche causate dall’eccessiva urbanizzazione, sottolineando la necessità di stringere un nuovo “patto con il territorio, con la natura e con la nostra terra”.

Sul fronte delle proposte, le potenzialità offerte da un’appropriata definizione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile sono state messe in evidenza dal prof. Ennio Carnevale, docente di Ingegneria Energetica presso l’Università di Firenze, mentre il senatore Vincenzo Vita ha illustrato la compatibilità dello sviluppo economico con il rispetto dell’ambiente attraverso l’affermazione di un modello di “green economy”.

 

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Sul fronte delle best practice, il dottor Erik Casagrande del Maddar Institute of Science and Technology ha parlato di Masdar City, la città a zero emissioni che sarà realizzata ad Abu Dhabi entro il 2016. L’ingegner Pasquale Pistorio ha portato alcuni esempi concreti di green Energy, presi dalla sua esperienza come responsabile del filone Efficienza Energetica nel progetto Industria 2015, e Sem Galbiati, sindaco di Cavenago, ha commentato il “patto dei sindaci”, al quale il suo Comune ha aderito: un impegno formale a ridurre le emissioni di CO2 nella propria città di oltre il 20% attraverso l’attuazione delle misure previste dal Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.

L’evento, naturalmente, è stato a impatto zero: l’emissione di CO2 relativa all’evento è stata recuperata attraverso la piantumazione simbolica di alberi durante la manifestazione, che verrà poi resa effettiva in un’area che sarà identificata nel territorio del Comune. Oltre al Convegno, l’evento prevedeva una “Area Expo” dedicata agli espositori, un “percorso sostenibile” e diversi appuntamenti di animazione.