A Monza il Pm10 è fuori controllo. Cosa possono fare gli enti locali? Tutti i segreti della conferenza di Dunkerque, in cui il nostro territorio è rappresentato dal sindaco di Cesano Maderno Marina Romanò e dall'associazione Agenda 21.
È cominciata ieri, mercoledì 19 maggio, la sesta Conferenza Europea delle città sostenibili, il più importante meeting a livello europeo dedicato allo sviluppo sostenibile locale.
Nella cittadina francese di Dunkerque, che ospita la conferenza sino a domani, si riuniscono quasi 1500 rappresentanti di governi locali nazionali ed europei, di associazioni e organizzazioni no profit, imprese e istituti di ricerca, enti locali e regionali. Prenderanno parte ai lavori anche le istituzioni europee e le organizzazioni internazionali. E non mancheranno gli esperti, che cercheranno di indicare la strada da percorrere e i cambiamenti necessari in relazione al nostro contesto politico-economico e a come i diversi settori possano cooperare per promuovere uno sviluppo sostenibile in Europa.
Se a Copenaghen lo scorso dicembre si sono riuniti i “grandi” della terra, che poco hanno convinto e poco hanno deciso, a Dunkerque i “piccoli” d’Europa, guidati dal motto “una leadership responsabile può cambiare le nostre comunità” cercheranno di dare delle risposte concrete riguardo le problematiche ambientali.
Gli obiettivi di Dunkerque 2010 – Offrire alle realtà locali europee l’opportunità di consolidare il proprio ruolo nel processo di riduzione delle emissioni contaminanti e promuovere soluzioni innovative verso la prossima conferenza mondiale sul clima, il COP-16, che si terrà in Messico nel 2010: sono questi gli obiettivi verso i quali la conferenza si concentra.
Incoraggiando e rafforzando i progressi dei governi locali europei, la conferenza di Dunkerque si propone di aiutare, appunto, le varie amministrazioni ad affrontare le sfide climatiche, sociali ed economiche attraverso politiche sostenibili, cercando soluzioni compatibili con l’attuale crisi internazionale.
La conferenza terminerà con un messaggio politico destinato alle nazioni europee, all’UE e, più generale, al mondo sull’importanza della sostenibilità a livello locale, il vero punto da cui partire per affrontare il, sempre più urgente, problema ambientale.
La Campagna delle Città Europee Sostenibili (ESTC) e la Carta di Aalborg
La campagna dell’ESTC si adopera, dal 1994, affinché le azioni per la sostenibilità siano portate al centro delle politiche europee e a ottenere una maggiore rilevanza politica a sostegno delle sostenibilità a livello locale. Dalla nascita della campagna, con la conferenza danese di Aalborg del 1994 e la sottoscrizione all’omonima carta, si da vita a una sorta di movimento per la sostenibilità ambientale dei governi locali. Dopo Aalborg 1994, quando i firmatari della carta erono 80, si è passati, con le conferenze di Lisbona 1996, Hannover 2000, ancora Aalborg 2004 e Siviglia 2007, a oltre 2500 firmatari di governi locali di oltre 40 paesi europei, mentre circa 600 amministrazioni ne hanno sottoscritto gli impegni.
Il problema ambientale per la Provincia di MB.
Di seguito snoccioleremo alcuni dati per rendere l’idea di qual è la situazione locale a livello di inquinamento e di mobilità urbana, due tematiche a stretto contatto:
Inquinamento atmosferico: premettendo che la questione del superamento del limite del PM10, un inquinante dell’aria dannoso alla salute umana per la capacità che ha di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio, è un problema nazionale e, in particolar modo, lombardo, non solo brianzolo.
Secondo “Mal’aria di città 2010”, un’indagine condotta da Legambiente, Monza è al 13° posto, tra i capoluoghi italiani, per superamento del PM10: 92 giorni, quando il limite per legge è di 35giorni, mentre il limite dell’ozono, un inquinante atmosferico considerato secondario al PM10, ma assolutamente non indifferente per la salute umana, viene superato nel capoluogo brianzolo 42 volto l’anno, il limite di superamenti è fissato in 25 giorni l’anno. In questa speciale classifica, stilata sempre da Legambiente, Monza è al 26° posto.
Mobilità: se la situazione inquinamento è da considerarsi più che negativa, il nostro territorio non va meglio neanche sotto l’aspetto della mobilità.Quarantaquattresima su cinquanta città, questo è il pessimo risultato ottenuto dal capoluogo brianzolo nella classifica di Euromobility sulla mobilità sostenibile in Italia nel 2008. Unica città del Nord negli ultimi 10 posti, Monza è 43esima nella qualità dell’offerta del servizio pubblico e 45esima sull’incidenza auto a metano e gpl sul parco macchine. A salvarsi è soltanto la densità delle piste ciclabili e la presenza del car sharing, mentre è inesistente il bike sharing, un investimento per Monza visto i suoi 30 chilometri di piste ciclabili.
Un altro dato importante, assolutamente da non trascurare rispetto le tematiche delle sostenibilità ambientale, è l’elevata densità (numero di abitanti per chilometro quadrato) della Provincia di MB, che si colloca al secondo posto tra le province italiane, seconda soltanto alla Provincia di Napoli (dati ISTAT).
Il nostro territorio: partecipazione a Dunkerque 2010
L'associazione Agenzia Innova 21 è l’unico ente brianzolo a partecipare alla conferenza con una sua delegazione, tra cui il sindaco di Cesano Maderno Marina Romanò.
A Dunkerque l’associazione è presente in rappresentanza dei propri soci, quali il Comune di Cesano Maderno, quello di Desio, di Meda, Seveso, Varedo, Barlassina e Bovisio Masciago, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Legambiente Lombardia.
Impegnata da un decennio a favorire la sostenibilità ambientale, l’Agenzia Innova 21 - per lo sviluppo sostenibile realizza iniziative di partecipazione attiva - coinvolge i cittadini, le istituzioni, le scuole e le imprese; promuove progetti in favore della mobilità sostenibile, sensibilizza sulla diffusione delle energie rinnovabili e su un uso più corretto del suolo.
La partecipazione delle istituzioni brianzole
Né la più importante istituzione brianzola, la Provincia di MB, né il capoluogo di provincia parteciperanno alla conferenza di Dunkerque e non sono neanche firmatari della Carta di Aalborg.
Purtroppo questa è da considerarsi un occasione persa per il nostro territorio, perché la situazione, come i dati sopra elencati fanno pensare, non è rosea e richiede subito interventi importanti e che diano garanzie in prospettiva, almeno per quanto riguarda il tema della mobilità (per esempio migliorando il servizio pubblico, favorendo il bike sharing, sensibilizzando i cittadini a utilizzare meno l’automobile).
Dall'altra parte, però, non manca una nota positiva: le istituzioni brianzole meritano un plauso per quanto fatto nella raccolta differenziata. Bovisio Masciago è al primo posto tra i comuni della provincia (44° tra quelli del Nord Italia) nella raccolta differenziata con il 68% di riciclo, seguito da Arcore e Agrate Brianza. Più in giù Monza, che non eccelle, ma si difende molto bene (52%).