A poco più di un anno dall'avvio dei lavori, il cantiere ne ha accumulato già un altro di ritardi.
Il documento dei comitati di quartiere di Monza
Riceviamo e pubblichiamo
A che punto siamo con il cantiere S.S.36:
- Come e perché si accumulano ritardi. Le “colpe” di Anas, Alsi e Brianza Acque
- L’incognita di un contenzioso da 50 milioni tra Anas e Impregilo
- Nuovi problemi di traffico all’incrocio con le vie Taccona e Vittorio Veneto
Trascorso il periodo estivo e compiuta una serie di verifiche, torniamo oggi a fare il punto dei lavori per il tunnel di viale Lombardia (S.S. 36).
Ritardi che si accumulano: le “colpe” solidali di Anas, Alsi e Brianza Acque
Come da noi denunciato pubblicamente nel maggio scorso, e poi confermato ufficialmente da Anas, i lavori stanno accumulando ritardi che ora stimiamo in circa dodici mesi.
Riguardano in concreto e in particolare la costruzione della canna nord (direzione Milano-Lecco) della galleria e sono causati dal mancato collegamento del nuovo collettore Alto Lambro (3 km), con la dismissione del vecchio tubo da tre metri di diametro.
Il nuovo grande tubo, realizzato lungo le vie Monte Cervino, Europa e Calatafimi, è pronto ormai dall’estate 2009, nel rispetto dei tempi previsti. Ma da allora ad oggi, cioè per un anno intero, tutto è rimasto fermo, causa il mancato accordo tra Anas, Alsi (ente che deve prendere in carico l’infrastruttura) e Brianza Acque (ente che deve gestire l’uso dell’infrastruttura stessa).
Sebbene a metà settembre di quest’anno una intesa sia stata raggiunta fra i tre enti, grazie all’intervento determinante dell’assessorato infrastrutture di Regione Lombardia, tuttavia ancora non è stata fissata la data per il collegamento.
La mancata dismissione del vecchio collettore che corre sotto il viale Lombardia impedisce l’avanzamento dei lavori per il tunnel e anche ostacola la realizzazione del sifone previsto all’ex cavalcavia di San Fruttuoso per un collettore gemello proveniente da ovest.
Altri ritardi pesanti vi sono a Cinisello Balsamo, nella zona degli svincoli autostradali e per la nuova passerella ciclopedonale strallata (sospesa), fatto che impedisce il concentramento dei mezzi e degli uomini sul cantiere del tunnel vero e proprio.
Bene ha fatto l’assessore monzese Villa a scrivere ad Anas, in questi giorni, per chiedere un aggiornamento del cronoprogramma dei lavori.
Contenzioso da 50 milioni tra Anas e Impregilo
Ritardi sono determinati anche dal rallentamento di alcuni lavori collegati ad un contenzioso da 50 milioni di euro tra Anas e l’impresa costruttrice Impregilo. Quest’ultima chiede più soldi, questione nella quale non intendiamo entrare, ma sulla quale chiediamo soluzioni rapide, nell’interesse della collettività.
Il tunnel “in alto mare”? Non è affatto vero
Nonostante quanto detto sui ritardi, non è vero che il tunnel è “in alto mare”, come sembrano quasi compiacersi di dire alcuni. I lavori vanno visti come un grande puzzle, tutto alla fine andrà rapidamente insieme.
In particolare, sono già finiti 600 metri di doppia galleria nella zona dell’ex cavalcavia di San Fruttuoso e sono in fase di completamento altri 500 metri della canna sud (direzione Lecco-Milano) tra via Taccona e via Tirassegno. Vi sono poi altri numerosi tratti di diaframmi (muri laterali) già realizzati dentro il terreno, con i relativi pali antifrana profondi sino a 20 metri.
L’impegno che ci aspettiamo da Anas
Certamente Anas si deve impegnare a superare i problemi attuali e, soprattutto, a razionalizzare e intensificare l’attività di cantiere per recuperare il tempo perduto. Per esempio, sono ormai mesi che non si eseguono lavori notturni o domenicali, a differenza di quanto avvenuto nel primo anno, quando a chiunque era evidente la progressione costante e molto efficiente del cantiere.
Situazione traffico: criticità e previsioni
Sino al weekend dell’ultimo Gran Premio, la situazione del traffico appariva stabilizzata, sia pure con quelle difficoltà che tutti stiamo sopportando. Dopo il GP, tuttavia, per ragioni che non riusciamo a ben comprendere, i problemi all’incrocio tra la S.S.36 e le vie Taccona e Vittorio Veneto hanno registrato un’impennata notevole.
Specie nelle ore di punta, gli ingorghi si ripercuotono parecchio anche sulle vie interne di Triante, e su quelle di San Fruttuoso (Ticino in particolare) mentre il numero dei piccoli tamponamenti all’intersezione è aumentato.
A questo riguardo, abbiamo inviato recentemente una nota all’assessore comunale Villa chiedendo una analisi tecnica della situazione e comunque una maggiore presenza di polizia urbana per aiutare la fluidificazione regolare del traffico.
Una certa preoccupazione, infine, riguarda il prossimo abbattimento della rampa nord del viale (tra le vie intersecanti Monteceneri e Stradella), con la realizzazione della nuova rampa rettificata che sale dal piano sotterraneo. Previsto originariamente nei mesi estivi, questo lavoro complesso e delicato ci risulta potrebbe essere invece programmato durante le feste natalizie. Una ipotesi che si fonda su una riduzione del traffico che, in quel periodo, è del tutto teorica e niente affatto reale, come tutti sanno.
Secondo nostri esperti consulenti, il lavoro appare rinviabile all’estate del 2011, come atto finale dei lavori, naturalmente a patto che il cantiere non si fermi, come invece è accaduto quest’anno, nei 15 giorni a cavallo di ferragosto.
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