Il Consiglio comunale di Monza ha approvato ieri sera il progetto di un complesso residenziale di 10.000 mq nella zona tra via Lecco e la ferrovia, al confine con Villasanta
Alla fine, i cantieri vincono ancora a Monza, dove peraltro giocano in casa. Con l'astensione dei consiglieri di opposizione, il Consiglio comunale ha infatti approvato ieri il piano di lottizzazione “San Donato Casa s.c.r.l. – Marconi 2000 SpA – Creonte s.r.l.”, di cui abbiamo parlato anche in questo articolo e in questo. Le notizie per gli abitanti del quartiere interessato, ad ogni modo, non sono soltanto negative. Come riconosce anche il consigliere Alfredo Viganò, della lista civica Faglia, la maggioranza ha compiuto un passo indietro rispetto alle volumetrie concesse in precedenza, eccedenti anche rispetto al PGT approvato dallo stesso centrodestra. I palazzi che in origine dovevano essere di otto piani sono passati a sei, e quelli che avrebbero dovuto averne sei, ne avranno quattro. Le altezze, in questo modo, rientreranno nelle misure previste dal PGT.
Una riduzione che non risolve completamente la situazione, fanno notare i cittadini del quartiere che hanno assistito alla riunione del Consiglio ieri sera. «Continuano a mancare alcuni standard edilizi – commenta anche il consigliere Viganò – vedremo se le nostre raccomandazioni per una maggiore attenzione alla viabilità e al verde saranno ascoltate. Alla maggioranza riconosco il merito – prosegue – di aver accolto le critiche pesanti espresse in commissione edilizia».
Per l'approvazione definitiva, bisognerà aspettare che passino trenta giorni, nei quali il comitato di via Blandoria e via De Marchi presenterà delle osservazioni documentate, sperando che portino a modifiche sostanziali sul verde, sull'acustica e soprattutto sulla viabilità, in riferimento al sottopasso di via Gioia e all'ingresso di via De Marchi. L'astensione dell'opposizione è spiegata da Viganò in questi termini: «È un atteggiamento di attesa per la fase definitiva di approvazione del progetto. Prima di votare contro – specifica – vogliamo vedere quali saranno le osservazioni che verranno poste». Certo, anche il fatto che si trattasse di edilizia convenzionata ha indotto i consiglieri di centrosinistra a non votare apertamente contro. Come evidenzia anche Viganò, si usano le cooperative come grimaldello per riuscire a costruire su certe aree. Da notare che una di queste cooperative è proprio la Marconi 2000 SpA, la stessa società che insieme all'imprenditore Marco Cabassi ha acquisito l'area della Cascinazza da Paolo Berlusconi.