Sembrano sortire effetto le sollecitazioni dei comitati. Il presidente Anas risponde e - in parte - rassicura
Riceviamo e pubblichiamo
Il presidente Anas risponde ai Comitati:
- accelerazione dei lavori per il tunnel
- interventi per limitare i disagi
- un ponte Bailey tra Cavallotti e Ticino
Moderata soddisfazione, ma non basta
Il presidente di Anas Pietro Ciucci ha risposto alla lettera-appello che i cinque Comitati per la Galleria di Monza lungo la SS36 gli hanno inviato il 17 ottobre, chiedendo un rilancio del cantiere e il recupero dei ritardi accumulati.
Ribadendo le notevoli difficoltà incontrate, Ciucci informa innanzi tutto che negli ultimi trenta giorni “le attività di cantiere sono proseguite, con la realizzazione di paratie delle travi di copertura della galleria artificiale. In particolare, l’ultimo varo delle travi è avvenuto il 12 ottobre per una lunghezza di 25 metri di tunnel e, entro la fine
di novembre, è previsto per ulteriori 30 metri”.
Ciucci spiega inoltre che sono in corso rafforzamenti a sostegno degli scavi, la preparazione delle piste provvisorie per poter realizzare gli scivoli di imbocco nord e sud della galleria, le operazioni per l’entrata in funzione definitiva del nuovo collettore Alto Lambro. In particolare, “è stato emanato un ordine di servizio nei confronti di Impregilo – dice il presidente Anas – affinchè vengano ripresi gli indispensabili lavori di allaccio alla rete fognaria esistente”. Ricordiamo che si tratta di una delle cause principali del ritardo accumulato e che il completamento della rete (con lo spostamento laterale del collettore secondario Desio-Monza) è fondamentale per dismettere i vecchi tubi e procedere alla costruzione della canna nord (direzione Milano-Lecco) del tunnel da 2 km.
Il presidente Anas non risponde alla richiesta – avanzata dai Comitati – di lavorare 24 ore su 24 per recuperare il tempo perduto, ma sostiene che la perizia di variante tecnica approvata dal CdA dell’Anas consentirà “un’accelerazione del cantiere”.
Sul cantiere notturno e festivo torneremo quindi ad insistere.
Ciucci annuncia poi interventi “al fine di limitare i disagi generati dal cantiere”. Per esempio, la realizzazione di “un apposito ponte Bailey che, in corrispondenza di via Cavallotti, scavalcherà la strada statale 36”. L’utilizzo di un ponte Bailey, lo ricordiamo, è stato insistentemente richiesto dai Comitati Galleria sin dalla presentazione del progetto preliminare della galleria (giugno 1999).
Si tratta di ponti in ferro, montabili e smontabili in poche ore, che i militari e le aziende pubbliche stradali, come Anas, hanno in magazzino per le emergenze.
I ponti Bailey sono di diversi tipi e consentono come minimo il transito di veicoli (camion esclusi) a senso unico alternato oppure in una sola direzione di marcia, più una pista laterale protetta per pedoni e ciclisti. Per pedoni e ciclisti, dice Ciucci, grazie alla perizia di variante, “verranno realizzati percorsi protetti e separati dalle aree di cantiere”. Insomma, anche se non è specificato il dettaglio, c’è da aspettarsi la sistemazione del pericoloso incrocio Taccona-Vittorio Veneto con la SS36, sulla condizione del quale i Comitati Galleria stanno comunque per presentare due esposti.
Infine, la notizia che la richiesta dei Comitati per la posa di un ponte Bailey è stata finalmente accolta da Anas è occasione per invitare ancora una volta alla cautela, e ad informarsi bene prima di agire, tutti coloro che lanciano iniziative estemporanee.
In questa occasione, ci riferiamo ad un consigliere comunale che sta domandando a gran voce una “passerella pedonale” e su questo sta cercando consenso tra i cittadini. Un ponte Bailey è molto di più di una passerella, com’è evidente. C’è il rischio che, a fronte della suddetta iniziativa, Anas ripieghi su misure meno efficaci e meno costose di quelle verso le quali sembra si stia orientando in concreto.
Monza, 18 novembre 2010
Comitato San Fruttuoso 2000
Comitato Triante
Comitato viale Lombardia
Comitato Romagna
Comitato Monviso