Come a Monza, in arrivo modifiche cementificatorie con 2 centri commerciali. Intervista al consigliere provinciale Domenico Guerriero del PD


Nel cuore del mastodontico addensamento insediativo, dove i comuni brianzoli sono ormai completamente saldati tra loro dalla conurbazione, la nuova amministrazione di Bovisio ha attivato un iter per una variante urbanistica che ha sollevato non poco malcontento nella cittadina e nei comuni confinanti. Si tratta principalmente della costruzione di due centri commerciali, di cui uno andrebbe a inserirsi su un'area di confine già affollata da tralicci dell'alta tensione, un inceneritore e la Pedemontana.

Gli spazi angusti non sembrerebbero scoraggiare questa propensione sempre più in voga di danneggiare il commercio cittadino, composto dalle reti di piccoli negozi del centro, collocando in ambiti di connessioni strategiche grandi centri commerciali, facili da raggiungere in auto dalle cittadine limitrofe. In questo caso c'è addirittura in aiuto un nuovo tracciato autostradale, la Pedemontana, opera che prevederebbe invece di centri commerciali, ampie fasce di rispetto a verde. Peraltro nel Pgt viene anche cancellata una delle compensazioni ambientatali prevista dal progetto di Pedemontana nel perimetro comunale di Bovisio.

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Guerriero, lei ha presentato una interrogazione al consiglio provinciale, puoi spiegarci sinteticamente le motivazioni?

Il parere della Provincia in merito alla variante del PGT di Bovisio Masciago stride con le posizioni pur apprezzabili che la Giunta di Centro Destra ha assunto in questi mesi in tema di ambiente e consumo del territorio. Quello che accade a Bovisio Masciago è molto grave perché per un verso si tenta di mistificare addossando le responsabilità alla precedente Giunta di centrosinistra, dall’altro il parere della Giunta Allevi si contraddice clamorosamente insinuando nella discussione per la difesa del consumo di suolo un pessimo doppiopesismo che trova giustificazione nei pareri e nei giudizi solo a seconda del colore politico più o meno amico. A tal riguardo il caso della variante al PGT di Bovisio Masciago può essere illuminante per capire cosa ci aspetta nel prossimo futuro e quali saranno le politiche ambientali nel nostro territorio.

 Quali sono le progettazioni che preoccupano maggiormente?

Nella proposta di Bovisio Masciago si assiste alla previsione di una nuova superficie con destinazione commerciale di 9.000 mq concentrata in una torre alta circa 17 piani da collocare a confine con il territorio comunale di Desio, affacciata sulla strada Pedemontana, posta in vicinanza con il forno inceneritore di Desio ed a ridosso delle linee di alta tensione che si dipartono dalla sottostazione elettrica di Bovisio Masciago. Tale previsione si colloca all’interno del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Grugnotorto Villoresi e sul corridoio ecologico secondario provinciale. Inoltre, si prevede un’ulteriore area per destinazione commerciale (tanto per cambiare) di ben 22.500 mq da sviluppare a ridosso e con accesso veicolare diretto sulla SP 527 (cosiddetta Bustese). La vicenda dunque è di una conclamata evidenza e linearità che ci saremmo aspettati per coerenza una risposta ferma ed efficace come è stato fatto per Usmate e Vimercate (ogni riferimento al fatto che tali Comuni siano a guida centrosinistra è puramente casuale).

La Giunta provinciale sostiene che i progetti sono pregressi, avviati in epoca antecedente alla istituzione della Provincia, può chiarirci questa diatriba e farci capire meglio quanto è avvenuto, oltre la confusione delle polemiche apparse recentemente sulla stampa locale?

In realtà con metodi da vecchia politica, si è voluto con la solita cantilena cercare di mistificare l’oggetto del contendere paventando invece responsabilità presunte dell’amministrazione uscente di Centrosinistra di Bovisio Masciago. Non ci interessa la polemica politica e non ci faremo trascinare in giudizi di parte, tuttavia per amor di verità , quando si diffondono informazioni edulcorate, è giusto ricordare bene la storia:

La aree interessate sono state trasformate con il PGT del 2004 (Giunta Ratti centrodestra) da destinazione agricola ad industriale. Tra l’altro, preme sottolinearlo, con questa scelta edificatoria è stato messo un tappo al prolungamento del PLIS del Grugnotorto Villoresi che troverà solamente uno sbocco e ufficiale riconoscimento sul territorio di Bovisio Masciago solo con le scelte assunte nel PGT 2006 (Giunta Stella centrosinistra per la cronaca). 

Con l’Amministrazione di Centrosinistra si sono modificate in modo radicale le previsioni su tale aree prevedendo non solo una riduzione delle aree interessate dal piano attuativo del 25%, ovverosia riducendole da 134.000 mq a 101.586 mq (la differenza è stata restituita agli usi agricoli), ma soprattutto si è proceduto ad un drastico ridimensionamento delle superfici edificabili riduncendole del 67% ovverosia portandole da 100.500 mq edificabili a soli 33.000 mq. Su quest’ultimo valore (33.000 mq) va segnalato infine che la metà doveva essere destinata ad iniziativa pubblica, cioè ben 16.000 mq dovevano essere assegnati ad imprese ed artigiani scelti dal Comune con specifico bando pubblico.  

Questa in estrema sintesi quello previsto nel PGT del 2006 stravolto dall’attuale Giunta con la sua variante che ha sospeso il piano attuativo precedente che come comprovato riduceva drasticamente le volumetrie e innalzato la superficie edificabile di ben 7.000 mq portandole a 40.000 mq di superficie edificabile (+21% rispetto al PGT 2006). A fronte di tutto ciò la Provincia dapprima ha espresso senza tentennamenti politici rispetto alle tante enunciazioni il parere di conformità e successivamente si è esercitata in sterili polemiche (colpa del centrosinistra) confutate anche dai fatti.

 

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Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

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