Un libro di caccia fotografica nel Parco dei Colli Briantei di Luca e Alberto Fantoni con Danilo Porta
Fa piacere poter scrivere di belle cose, soprattutto quando queste sono vicino a noi e si possono vedere e fruire. Tra Camparada e Lesmo, molti non lo sanno ma esistono ancora luoghi di alto pregio ambientale. L'istituzione del Plis Parco dei Colli Briantei ha cominciato a farne rilievo, scoprendo quella parte iniziale della Brianza collinare, ancora non urbanizzata e ricca di fauna, a volte sorprendentemente, come la volpe ritratta da Luca Fantoni.
L'attrazione a conoscere gli animali e gli ambienti che li ospitano inizia dall'infanzia, condivisa con l'amico Danilo Porta, residente nel vicino comune di Lesmo. Due contrade in mezzo alla campagna, così era il paesaggio iniziale. Sono cresciuti fotograficamente nella Società Italiana di Caccia Fotografica e da quasi trenta anni condividono la passione per la fotografia naturalista.
Pur evocando la caccia un'azione violenta, l'encomiabile attività degli appassionati è decisamente in antitesi alla perversione umana di uccidere inutilmente gli animali; con i cacciatori armati condividono solo la conoscenza dei territori, molti sconosciuti alla popolazione residente. La coabitazione non è per nulla tranquilla, la presenza di armi da fuoco nei parchi è un forte dissuasore per la popolazione a frequentare e fruire gli ambienti.
Le foto di Luca e Danilo sono state nel tempo pubblicate dalle più importanti riviste del settore, insieme hanno vinto diversi premi di concorsi fotografici internazionali.
Luca Fantoni
Luca, da dove nasce questa grande passione per la fotografia naturalistica?
Quando nasci in campagna tante cose ti entrano nella pelle senza accorgersene, ma poi diventano indispensabili e non ne puoi più fare a meno. Così è stato per il nostro amore verso il mondo naturale ed in particolare per gli animali che lo popolano.
In Brianza però i territori di campagna sono diventati pochi. Dalle vostre parti qualcuno vede la Beverly Hills di Milano, molti terreni su cui costruire grandi affari.
Tempo addietro davamo per scontato che in Brianza ci fossero campagna e boschi ma oggi non è più così. Le cose sono molto cambiate. Oggi tutti possono vedere come un’edilizia sempre più aggressiva consuma il nostro territorio, sottraendo spazio alla natura.
Nei vostri territori rimangono ancora delle aree molto belle. Pensi che l'istituzione di un parco vincolato sia efficace a salvaguardarle?
L’istituzione del Parco dei Colli Briantei è stato uno stimolo per tutti coloro che amano la nostra terra ad impegnarsi in vario modo per la salvaguardia di un ambiente che si era consolidato nei millenni e che oggi rischia rapidamente di sparire. Per quanto ci riguarda noi abbiamo deciso di contribuire con ciò che da sempre ci appassiona: la fotografia naturalistica.
Il Libro è quindi il vostro contributo al Parco dei Colli, vi aspettate, mi pare di capire, un risultato di progresso etico ?
Abbiamo sempre fotografato per appagare il nostro desiderio di vivere nella natura ma oggi desideriamo più che mai che le nostre foto servano a sensibilizzare più gente possibile sull’importanza di salvare il nostro verde. L’ambizioso motivo che ci ha spinto a fare questo libro è quello di mettere sotto gli occhi dei più ciò che rischiamo di perdere irrimediabilmente. Il fatto che, nonostante tutto, nei nostri paesi ci sia ancora una parte naturale abbinata a quella abitata non è cosa da poco.
Deve diventare coscienza comune, specialmente dei nostri amministratori locali, che le nostre zone verdi, così vicine ai grandi centri abitati, in futuro non avranno prezzo. Il loro valore non è in quanto possono rendere all’edilizia ma in quanto possono dare a tutta la comunità in salute e miglior qualità della vita.
Librerie presso le quali è possibile acquistare il libro fotografico
PARCO DEI COLLI BRIANTEI - La natura delle nostre contrade