Molte novità sulla proposta di Gran Premio di Formula 1 a Roma
Come è noto, l’anno scorso un ex pilota di nome Maurizio Flammini ha lanciato il progetto di un nuovo Gran Premio di Formula 1 a Roma, battezzato “Roma formula futuro”. Il progetto ha trovato subito buona accoglienza presso il sindaco di Roma Alemanno, nonostante le proteste degli abitanti del quartiere interessato, l’EUR, e dell’opposizione in Consiglio Comunale.
Immediate le reazioni negative da Monza, che ha visto minacciato il suo Gran Premio d’Italia, già traballante a causa della precaria situazione economica della SIAS, la società che gestisce l’Autodromo, anche se in teoria il contratto con la FIA, organizzatrice del campionato mondiale di Formula 1, è stato prorogato fino al 2016. Nasce nell’estate del 2010 l’associazione “Comitato uniti per l’Autodromo”, fortemente voluta dal Presidente della Provincia Allevi. Ma uniti i sostenitori dell’Autodromo non si dimostrano granchè, quando si scatenano le polemiche per le nomine nel consiglio di amministrazione della SIAS.
Il progetto del circuito cittadino nel quartiere EUR di Roma in effetti si presenta con un pesante impatto ambientale. Oltre a quello acustico, che a Monza, Vedano, Biassono e Lesmo i cittadini conoscono bene, si prevede l’uso di un’ampia zona verde per i box, e per finanziare l’operazione si propone la costruzione di due torri di 15 piani, sempre su di un’area verde.
Il progetto del circuito cittadino di Formula 1 a Roma
Ma è in questi giorni di inizio anno che si rincorrono dichiarazioni che sembrano portare ad un compromesso. Apre le danze Umberto Bossi, leader della lega Nord, che finora ha sempre difeso a spada tratta il Gran Premio di Monza. Intervenendo l’11 gennaio alla prima assemblea del l’associazione “Comitato uniti per l’Autodromo”. Davanti allo sguardo stupito di Dario Allevi, presidente della provincia di Monza e Brianza, Marco Mariani, sindaco di Monza e Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio brianzola afferma “…non sempre è utile sparare, è utile anche trattare” proponendo in sostanza di mettere in piedi una trattativa con il sindaco di Roma.
Segue, il 13 gennaio, una lettera di Bernie Ecclestone, boss della Formula 1 al sindaco Alemanno, che ribadisce quanto sostenuto già in passato: non è possibile organizzare più di un Gran Premio per ogni paese. Quindi l’unica via d’uscita è quella di un’alternanza tra Monza e Roma.
Il 14 gennaio anche Luca di Montezemolo, che vuol dire Ferrari, prende posizione auspicando l’alternanza tra Monza e Roma per il Gran Premio di Formula 1.
Insomma, leggendo le posizioni di ognuno, liberandole dagli aspetti di propaganda, sembra probabile che si vada, magari tra qualche tempo, ad un compromesso. Sarà interessante capire però se la società SIAS, già in crisi, potrà reggere economicamente il dimezzamento dei Gran Premi di Formula 1 a Monza.