Iniziativa delle associazioni ambientaliste per salvare il bosco dallo sbancamento di Pedemontana
Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile promuove un gesto simbolico per dire no allo sbancamento e sì all’ampliamento del Bosco delle Querce, domenica 10 luglio dalle ore 16 alle 20, con ritrovo in via Ada Negri di Seveso. L'evento sarà arricchito da manifestazioni artistiche: hanno dato la disponibilità a intervenire gratuitamente con la propria rete di artisti il Gruppo di danza contemporanea ORA E’ e Musicamorfosi. Alle 18 sarà realizzato un abbraccio collettivo al bosco, circondando i preziosi alberi con una catena umana.
Nella zona dietro lo chalet sarà allestito uno spazio con gazebo e banchetti informativi e sarà in funzione anche una zona rinfresco gestita da un partner del mercato equo e solidale. Le donne e gli uomini che arrivano dall’ingresso di via Negri saranno accolti a accompagnati nella zona dietro lo chalet, dove gli artisti offriranno la propria performance: danza, canto, tamburi.
Il 10 luglio non è una data casuale: è la ricorrenza di quel fatale giorno del 1976 quando una reazione chimica incontrollata liberò in pochissimo tempo grandi quantità di gas tossici. Nella zona più contaminata le case sono state abbattute e la terra inquinata avvolta da vasche speciali su cui oggi sorge il Bosco delle Querce. Il bosco si estende per 43 ettari e nasconde, sotto due colline artificiali, le vasche speciali dove sono interrati i resti delle case, le carcasse degli animali abbattuti e la terra asportata durante la bonifica.
Il progetto di Autostrada Pedemontana prevede lo sbancamento della porzione medese del bosco: un operazione pericolosa in quanto c'è il rischio di riportare in superficie la diossina ancora sepolta nel terreno. E' anche dannosa, per via della prospettata riduzione della fascia boscata, creata per offrire compensazione ambientale ai comuni adiacenti.
Gemma Beretta Maurizio Zilio, Legambiente Seveso, Paolo Conte, Legambiente Desio, Gianni del Pero, Wwf, Alberto Colombo e Giuliano Soldà, Sinistra e Ambiente Meda sono le persone in carne ed ossa, supportate dalle associazioni in rete, che tentano di contrapporre le ragioni umane alla burocrazia amministrativa, il non identificabile soggetto che ha tracciato con leggerezza un segno di pennarello sulla mappa della Brianza: serve al progresso è stato detto, sempre dallo stesso indefinibile soggetto che mai pagherà i danni arrecati finché rimarrà occultato negli ingranaggi della burocrazia amministrativa lombarda.