Un intervento dell'ex assessore Viganò sullo spostamento del supermercato da via Lecco a viale Libertà, a Monza
Riceviamo e pubblichiamo
LE PREMESSE
Da qualche giorno vado in Comune per vedere, su un computer “bloccato” alla bisogna , in un angolo di tavolo, alcuni elaborati della Variante al PGT in elaborazione e “contrattazione” da due anni. Con qualche mugugno, con qualche esposto, mi è stato concesso, dato il mio buon diritto di Consigliere.
Delle molte cose viste mi preme oggi parlare di una davvero singolare che interessa due aree, una venduta con Gara del Comune in viale Libertà angolo Stucchi, l’altra quella oggi occupata dalla Esselunga di via Lecco.Il problema investe la riqualificazione dell’area di via Lecco e spostamento del supermercato in via Stucchi-Libertà. Questo problema era già stato posto dagli abitanti della zona di via Lecco per il servizio commerciale che verrebbe a mancare. A questa protesta si rispose che l’area diventava verde e servizi ( parcheggio sotterraneo) con presenza di un “Presidio” commerciale per non fare mancare il servizio in Quartiere densamente abitato, il tutto come da PGT (Piano di Governo del Territorio) vigente.
Infatti l’area della Esselunga in via Lecco è piccola e modesto il parcheggio. Rinchiusa su tre lati da viabilità di grande traffico urbano e intercomunale ( via Lecco, Merelli, Libertà). Attorno vi sono interventi residenziali molto densi che, guarda caso, sorsero su aree che il PRG Piccinato destinava a verde e servizi e che nei giorni precedenti alla adozione del Piano in Consiglio ( con la relativa salvaguardia, se ben mi ricordo essendo passati decenni) vennero gentilmente concessi con una densità da brivido ( da cinque a dieci mc./mq), tra le più alte di Monza e che comprende un vasto isolato ( via Lecco, Cantore, Toti e Baracca). Sparì anche una bella Roggia. Un Quartiere che ora necessita come il pane di verde e parcheggi .
LA ESSELUNGA DI VIA LECCO E IL PGT VIGENTE
Il PGT vigente si è posto il problema dato che da anni la Esselunga vorrebbe spostarsi in area più adeguata . Si era indicata una possibile soluzione di metodo: la Esselunga trova un area più esterna e vicina alla grande viabilità, verso la tangenziale del Viale delle Industrie e “convenziona” lo spostamento col Comune con alcune condizioni: cedendo l’attuale area di via Lecco al Comune come area pubblica ( standard urbanistico)sistemando a verde, giardino e parcheggio interrato per i residenti . Inoltre per mantenere un servizio commerciale, anche per la popolazione anziana del quartiere, si prevedeva la sistemazione dell’edificio esistente ( che ha un suo valore di memoria) come struttura commerciale di riferimento per il Quartiere stesso ( Allegato n. 13 del PGT vigente, ambito n. 7).
IL FATTO DI ADESSO, PRENDI DUE E PAGHI UNO
Bene cosa è successo in un gioco strano che coinvolge le due aree unite nel medesimo disegno?. L’area che è attualmente destinata a industriale, di proprietà del Comune, in viale Libertà angolo viale Stucchi viene connessa in unico Piano attuativo unitario con quella di via Lecco ( che viene ampliata un po’) e acquistata da una società con sede legale a Trento. Ciò, dopo una gara a scatto anomalo finale persino eccessivo, forse di chi aveva sicurezza del futuro ( pagata 514 € mq.). Gara del Comune che vende proprie proprietà ( Delibera Giunta Municipale n. 271 del 2008, Determina del Dirigente responsabile del Settore Patrimonio di approvazione graduatoria per la vendita n. 2113 del 26/8/2008 ). La Amministrazione si è fatta anche “giustamente” bella perché l’acquirente Magnolia srl è salito di prezzo. Meno contenti altri che avrebbero acquistato senza sapere dei “benefici" “anomali-derivanti” dopo l’acquisto.
Tutti felici salvo la protesta dei residenti che trovavano comodo il servizio commerciale?
LA BEFFA: PAGHI UNO E PRENDI DUE
Non era ancora chiaro dove si andava a finire!. Da manuale delle tre tavolette, anzi due., si spiega la offerta alta per vincere la gara. Chi ha comprato infatti ha pagato come nella pubblicità : paghi uno e prendi due. Infatti la proposta avanzante della Variante al PGT trasforma l’area di via Lecco da verde per servizi pubblici a residenziale ( densità 0,7 mq/mq, Ambito di Trasformazione urbana A_05 a e b della Variante proposta) prevedendo un bel palazzone di circa 12.000 mc con possibilità di crescita ulteriore e illimitata in attuazione, se non dalla decenza, se si fa anche residenza convenzionata. Una ulteriore compromissione del Quartiere, un regalino mica male di qualche milione di euro. Tenete conto che il tutto è avvenuto negli ultimi due mesi dato che gli atti pubblicati dal Cittadino e altri giornali e da me forniti ( quelli arrivati con l’Aquilone nella mia casella di posta), prevedevano l’area di via Lecco a verde, parcheggi e servizi, mentre lattuale è oggi tutto è stravolto, a beneficio e con accordi con chi?
MORALE DELLA STORIA
Così quello che doveva essere un risanamento e riqualificazione urbana per i cittadini ha prodotto: la vendita di un’area del patrimonio pubblico ad un privato per incassare qualche soldo; che un’area della Esselunga che doveva diventare verde per il Quartiere diventa residenziale non facendosi dare quindi, ma restituendo di fatto soldi “ pubblici” ( con la nuova destinazione residenziale) nelle tasche di chi sarà beneficiario della Variante urbanistica ad hoc. Siamo tutti curiosi di sapere chi interverrà su quest’area e se ci sono già acquisti e compromessi e quali saranno le ulteriori “migrazioni “ della proprietà. Assisteremo e vedremo se questa “ stranezza” potrà andare in porto nella indifferenza di tutti.
Vi sono molte domande: Perché negli ultimi mesi si è decisa questa modifica ad hoc e peggiorativa per il Quartiere? Con quale motivazione urbanistica dato che si annullano verde, parcheggi e servizi? Negli interessi di chi, dato che Esse lunga non fa case? Quale è oggi lo stato della proprietà dell’area vinta a Gara comunale? Chi vuole realizzare case invece di verde e parcheggi?
Il colmo urbanistico non è solo il nuovo palazzone a danno di tutti, ma anche che si preveda edilizia convenzionata e sociale ai confini del territorio tra un supermercato e una fabbrica e, tanto per rendere ancor più ridicola la cosa , anche un asilo nido che per raggiungerlo ci vuole l’elicottero!
In realtà la caduta morale delle istituzioni ( dalla Regione al Comune passando anche da cariche governative) sta nell’inquinamento prodotto dall’affare Cascinazza e accordo relativo. Dal legame tra interessi immobiliari e politica. Sembra trasmettere l’idea che tutto diventa possibile per chiunque. Un bell’ Epilogo per la “Falce e Carrello”, per questo mi è venuto in mente di aggiungere un capitoletto: Carroccio e Carrello, con tanto di bandiera che inneggia con Forza al nostro bel Paese. Ieri sera ho interpellato in consiglio nell’imbarazzo generale di molti della Maggioranza compresi tanti assessori che mi hanno chiesto dato che non erano informati e sconcertati.
Alfredo Viganò