Inoltro nota inviata all'assessorato all'ambiente
Buongiorno,
Come sicuramente avrete udito anche voi, da molti mesi quasi tutti i decolli da Linate passano su Monza, seguendo la rotta 340 che e’ stata ripristinata dal comune di Milano in accordo con la SEA per minimizzare il rumore sulla citta’ (di Milano) e farlo ricadere su altre citta’ (Sesto S.G. eMonza). Sulla citta’ il rombo degli aerei e’ ormai costante, poiche’i decolli da Linate si susseguono ogni 2 o 3 minuti. Tempo fa l’assessore Antonicelliaveva informato che si trattava di una sperimentazione radar. Nulla di piu’infondato. Chiedo quindiformalmente di fornire alla cittadinanza informazioni oggettive e veritieresulla situazione della rotta 340, quanto durera’ ancora, perche’ deve passaresu Monza, quali accordi il comune ha preso con Sea e Enac, quali interventi l’amministrazione monzese intende adottare. Allego alcune informazioni prese on line che dimostrano chenon si tratta di sperimentazioni radar bensi’ di cambiamento delle rotte daLinate, ora tutte su Monza.
In attesa di potermene andare presto da questa citta’, porgo distinti saluti.
Elisa Daniela Centemeri
GEV del Comune di Monza
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Edoardo Croci - Mobilità Trasporti e Ambiente
008
È stato pubblicato dall’Enav l’AIP Italia (Aereounautical information pubblication), contenente le informazioni internazionali sui cambiamenti delle procedure di volo, con le nuove rotte dell’aeroporto di Milano Linate che dovranno essere seguite dai piloti dal prossimo 20 novembre. La pubblicazione fa seguito a una sperimentazione promossa dalla Commissione Aeroportuale per minimizzare l’impatto acustico delle rotte aeree nei territori interessati.
“Riscontro con soddisfazione – ha dichiarato Edoardo Croci Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente del Comune di Milano – la decisione presa dalla Commissione, che accolto le nostre richieste riducendo così, nell’ambito di una riorganizzazione complessiva delle rotte, l’impatto acustico dei sorvoli aerei sulla nostra città”
La sperimentazione ha riguardato una serie di rotte che transitano dall’aeroporto di Linate. È risultata utile per migliorare l’organizzazione delle rotte al fine di ridurre la numerosità della popolazione interessata dall’inquinamento acustico provocato dai passaggi aerei.
Per quanto riguarda Milano viene cambiata la rotta sperimentale 330 e ripristinata la vecchia rotta 340. È stata quindi accolta la richiesta del Comune di abbandonare la rotta 330 – che passava sul territorio milanese, in particolare sopra l´area Innocenti (fra via Rubattino, via Crespi e via Pitteri) e una parte di Lambrate – e ripristinare la rotta 340 che si limita a lambire la città.
Si riuniscono in Via Sansovino le commissioni delle zone 2/3. Sono presenti citttadini e comitati che denunciano da anni, cioè da quando è stata spostata la rotta dalla 330 aumentando la rotta 340 che passa su Crescenzago, Piazza Udine, Rubattino, ecc. Non esiste solo l'inquinamento acustico, e quello atmosferico dovuto agli scarichi, ma anche la vera paura che si possa verificare la tragedia.
All'incontro sono stati invitati rappresentanti di E.N.A.C. e SEA oltre che il Comune. L'Ass. Maran ha inoltrato una lettera comunicando che prima di tutto verranno richiamati i soggetti coinvolti ad espletare le loro funzioni, in seguitoo verrà istituita una Commissione che verifichi la sicurezza oltre che l'inquinamento . Al Comune non c'è più la dott.ssa Gussani che si era occupata in passato del problema e chi l'ha sostituita ha bisogno di tempo per analizzare i documenti.
Interviene il dott. Paolo Capezzali che spiega il problema esistente dal 2007. Un documento è stato inoltrato a tutti i membri della commissione. (Possiamo ev. richiederlo ai Consiglieri presenti al Comitato ndr). Il cambio di rotta era nato come sperimentazione di 50 giorni e con varie scuse non si è più riusciti a riportare la rotta su quelle precedenti. I Comitati hanno capito che dietro al permanere della rotta sperimentale e la diminuzione dei voli sul Comune di Segrate c'è stata una richiesta esplicita e forte di qualcuno. L'ass. Croci pare abbia addirittura dichiarato il falso sostenendo che la rotta è stata ripristinata. Ogni persona nominata come consulente dopo poco cambiava orientamento.
Si susseguono interventi di un tecnico che comunica che forse il problema può essere nel punto di virata, di Raimondi del Coordinamento di Segrate, La Rovere che comunica che i documenti delle rotte richieste non sono mai pervenuti e quelli che hanno si attestato al gennaio 2010. E' presente per SEA il sig. Nepoti che però è solo uditore e non tecnico di Sea. Il dott. Falsina resp. ambiente non ha potuto essere presente, ma gli riferirà Nepoti.
A questo punto i Presidenti delle Commissioni di Zona chiederanno ufficialmente i documenti e si faranno carico di far incontrare le parti e di far verificare i documenti convocando tutti ad un tavolo di lavoro. Verrà richiesto anche uno studio di impatto acustico.
Linate, si riapre la guerra del sonno
TROPPI aerei sulle loro teste. Condannati allo stress per quel viavai che va avanti da anni, sostengono di non poterne più di quel vicino di casa, l'aeroporto di Linate, davvero scomodo. Dicono di essere stanchi di promesse deluse. Di certo tornano sul piede di guerra gli abitanti di Redecesio, la frazione di Segrate da tempo in lotta contro Enac, ministero dei Trasporti e Sea per la riduzione dei livelli di inquinamento acustico nella zona sorvolata dai voli.
Con una diffida alla commissione aeroportuale di Linate una trentina di residenti - in rappresentanza di un centinaio di famiglie - chiedono nuovamente che si adottino «piani di contenimento del rumore prodotto dagli aerei». Il 31 agosto scorso gli stessi cittadini avevano scritto all'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, per ricordare che la commissione aeroportuale aveva classificato Redecesio nella «zona A», la fascia di territorio dove i livelli di emissioni acustiche non devono superare i 65 decibel. Invece, dicono i ricorrenti, i limiti sono «ampiamente superati in tutto il quartiere». Da qui i racconti di notti poco tranquille e di un fastidioso rumore che scandisce le giornate.
I residenti calcolano - in base ai dati pubblicati online anche da Sea, la società che gestisce l'aeroporto di Linate - circa 60mila voli annui sul quartiere senza che venga realizzato nessun provvedimento per ridurre il rumore. «Risulta che tra il 2005 e il 2008 la centralina di Redecesio ha sempre registrato valori superiori ai 65 decibel, raggiungendo anche nel 2009, in fase di sperimentazione delle rotte, i 67,3». Nella stessa lettera, si ricorda come anche Palazzo Marino abbia chiesto «che si proceda a una rilevazione nelle aree cittadine interessate dai voli». Aggiungendo che «nel caso in cui si rilevasse una difformità rispetto ai limiti o un peggioramento del rumore nelle zone nord-est di Milano, si dovrà ridurre il traffico sulla rotta 340», la vecchia radiale che coinvolge Milano e l'hinterland. Così, ora, la nuova iniziativa. «Abbiamo depositato relazioni medico-legali sui disturbi da stress e del sonno che subiscono i cittadini - dice Veronica Dini, legale dei residenti - . Prima il ministero, poi anche la commissione aeroportuale hanno stabilito che le rotte vanno spalmate, ma tutto è rimasto sulla carta».
Così ora i ricorrenti minacciano «anche la denuncia penale per omissione di atti d'ufficio» se entro 15 giorni non verranno «attuati interventi concreti per porre fine a una situazione di illegittimità che dura da anni».
- SANDRO DE RICCARDIS